Napoli, il post Torino: la condizione cresce, ma la fase difensiva… | OneFootball

Il Napoli si conferma capolista solitaria con un’altra vittoria di misura, questa volta contro il Torino, e raggiunge il nono clean sheet stagionale.

Napoli, il post Torino: la condizione cresce, ma la fase difensiva…

Un successo dal “corto muso”, come direbbe Massimiliano Allegri, che soddisfa solo a metà. Sebbene il risultato finale potesse essere più rotondo, grazie alle parate miracolose di Milinkovic-Savic il Torino ha resistito fino all’ultimo, mettendo a nudo qualche limite degli azzurri.

La Fame Offensiva: Opportunità Sprecate La squadra di Conte ha mostrato grande voglia di vincere, ma una certa imprecisione sotto porta ha rischiato di compromettere una partita dominata. Tra i protagonisti mancati, Lukaku, assente dal gioco e poco incisivo nei duelli con i difensori granata.

Le azioni più pericolose del Napoli sono state neutralizzate da un superlativo Milinkovic-Savic, che ha compiuto interventi straordinari:

Sul colpo di tacco di Lukaku. Sulla spizzata ravvicinata di Kvaratskhelia. Sul colpo di testa di Olivera. Infine, sul tentativo di Simeone allo scadere. La partita sembrava un duello personale tra il portiere del Torino e l’attacco azzurro. Nonostante la sua prestazione eroica, l’unica sbavatura è stata fatale: il gol di McTominay, sufficiente per regalare al Napoli i tre punti.

Attenzione ai Dettagli: Troppi Rischi nel Finale Il Napoli ha creato molto, ma non chiudere le partite può costare caro. Arrivare al 94′ con il risultato in bilico non è un rischio che una squadra da scudetto può permettersi spesso. La precisione sotto porta è un elemento chiave per evitare che prestazioni dominanti si trasformino in delusioni.

Uno Sguardo al Futuro Conte avrà molto da lavorare con i suoi nei prossimi giorni, soprattutto sulla finalizzazione e sulla gestione delle occasioni. La vittoria contro il Torino è stata meritata, ma il margine di miglioramento è evidente. Per essere protagonisti nella corsa scudetto, il Napoli dovrà trasformare la propria supremazia in campo in risultati più netti e convincenti.

Il messaggio è chiaro: godersi il primo posto va bene, ma per restarci serve più concretezza.

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