Napoli, Conte: “Siamo lì, nulla è normale in questo momento. Bisogna essere bravi a gestire le incognite” | OneFootball

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·17 de maio de 2025

Napoli, Conte: “Siamo lì, nulla è normale in questo momento. Bisogna essere bravi a gestire le incognite”

Imagem do artigo:Napoli, Conte: “Siamo lì, nulla è normale in questo momento. Bisogna essere bravi a gestire le incognite”

In vista del match di domani contro il Parma, il tecnico del Napoli Antonio Conte è intervenuto oggi nella sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa. Su SGLR, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa. “Le differenze tra noi e il Parma? Stanno nella classifica, basta guardarla, loro lottano per salvarsi e quando è così tiri fuori le unghie, ti si allungano i denti e troveremo una squadra combattiva per fare risultato per salvarsi”.

Napoli, Conte: “Siamo lì, nulla è normale in questo momento. Bisogna essere bravi a gestire”

Questa vigilia è piena di tensione, c’è anche un filo di preoccupazione, o è dentro la “normalità”?


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“Normalità no perché stai arrivando alla fine della stagione e hai la fortuna di giocare per qualcosa di importante. Tutti arrivano alla fine della stagione, poi bisogna vedere come ci arrivi e cosa ti stai giocando. Questo non è un finale di stagione all’insegna della normalità ma all’insegna di un obiettivo che sicuramente non era nelle nostre menti. Il nostro obiettivo lo abbiamo già raggiunto ed era la Champions, di togliere un posto alle squadre che l’anno scorso ci erano qualificate e ci avevano distanziate di minimo 15 punti senza contare l’Inter che ce ne aveva dati 41. Anche l’obiettivo di cercare di dare fastidio è stato raggiunto, bisogna vedere quanto fastidio vogliamo dare fino alla fine del campionato. Sono delle situazioni, dello stress, che ci siamo meritati di vivere. Solo chi non si è mai giocato niente può pensare che non ci sia coinvolgimento emotivo, passionale, c’è un po’ di tutto”. “Preoccupazione? Non la chiamo neanche preoccupazione, c’è l’incognito e l’imponderabile. Prepari tutto nella maniera migliore possibile, poi c’è l’imponderabilità della situazione. Il calciatore del Genoa, il difensore, che intercetta una palla, si sgancia e va in area, crossa e gli avversari fanno gol. Questo fa parte dell’imponderabile. Questo imponderabile può essere anche positivo”.

Come ha assorbito la perdita del “jolly” (il pari beffardo contro il Genoa, ndr)?

“Aver pareggiato con il Genoa ci ha dato fastidio. Ho rivisto tante volte la partita e l’abbiamo dominata in lungo e largo, sono entrati 8 volte nella nostra area di rigore. Ci sono delle partite in cui può accadere. E’ accaduto al City contro il Southampton ad esempio, il calcio non è matematica e c’è l’imponderabile. Dobbiamo essere bravi a indirizzare le situazioni dalla nostra parte. Una vittoria avrebbe detto tanto a differenza del pareggio ma quello ormai è il passato, il presente è il Parma da affrontare con tutte le nostre forze e determinazioni. Si stanno giocando la salvezza, hanno bloccato l’Inter e battuto la Juve”

Come sta McTominay? Quanto vale il recupero di Neres?

“McTominay ha avuto qualche problemino in settimana, troveremo sempre la soluzione a prescindere. Questo è un gruppo di ragazzi che sta superando delle difficoltà importanti, cercheremo di trovare la migliore soluzione. Neres ha recuperato, è entrato una decina di minuti al settimana scorsa. Ha fatto tutta la settimana con noi, ha aumentato la sua autonomia, ma viene da 50 giorni di inattività e non può iniziare da titolare”

Quali sono le insidie della gara contro il Parma?

“Le insidie stanno nella classifica, basta guardarla. Stanno lottando per salvarsi, quando lotti per la salvezza è inevitabile che tiri fuori le unghe e i denti. Vorranno fare risultato e ottenere la salvezza”

Dei suoi calciatori conosce tutto. In un momento così, guardandoli negli occhi, cosa percepisce e che sensazioni ha?

“Loro sanno che stanno giocando per un obiettivo che non era preventivabile e sicuramente era differente rispetto ai grandi club. Per i grandi club uno scudetto in più o in meno non cambia tanto la vita, per una piazza come Napoli è storico. Si sa la differenza e che tipo di differenza c’è nel vivere queste situazioni. Chi ci è abituato le vive in maniera più serena e tranquilla, per chi non lo vive spesso l’ambiente diventa ansioso e carico di tensione. L’abbiamo visto tutti cosa è successo 2 anni fa, sappiamo quello che rappresenta. Sono eventi importanti, che non avvengono spesso e quando avvengono, se hai la bravura e la fortuna di partecipare, puoi rimanere nella storia”

“Sento una grandissima responsabilità, forse anche troppo. Sento di avere sulle spalle un peso molto importante. Penso di essere in grado di gestire queste situazioni, ma non posso negare che è un bel carico che magari in altre piazze non hai vista l’abitudine a vincere. Ci è stata chiesta una bella torta e noi l’abbiamo fatta e presentata tornando in Champions con quattro giornate di anticipo, obiettivo vitale per il club. Abbiamo valorizzato la rosa e riempito lo stadio creando grande entusiasmo. Dopo la torta ora dobbiamo mettere la ciliegina sulla torta. Una ciliegina che rappresenterebbe la storia e consentirebbe di essere ricordati per sempre a Napoli. Abbiamo voglia di fare qualcosa di straordinario anche se abbiamo già fatto moto per il club e per la città. Dobbiamo avere l’ambizione di essere ricordati a Napoli”

“La contemporaneità con l’Inter? Ci aggiorneremo durante la gara sul risultato a San Siro e loro faranno lo stesso. In questo tipo di situazioni però non si può speculare sul risultato degli altri. Noi dobbiamo pensare alla nostra partita e cercare di fare del nostro meglio”

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