Mondiale per Club Mastantuono, chi è il gioiello del River Plate pronto alla platea globale. L’Argentina sogna con il nuovo idolo, l’Inter deve riuscire a fermarlo | OneFootball

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Calcionews24

·11 de junho de 2025

Mondiale per Club Mastantuono, chi è il gioiello del River Plate pronto alla platea globale. L’Argentina sogna con il nuovo idolo, l’Inter deve riuscire a fermarlo

Imagem do artigo:Mondiale per Club Mastantuono, chi è il gioiello del River Plate pronto alla platea globale. L’Argentina sogna con il nuovo idolo, l’Inter deve riuscire a fermarlo

Mastantuono, tutto sul nuovo talento del calcio argentino pronto a scendere in campo nel Mondiale per Club contro l’Inter

In Argentina, quando si parla di calcio, il presente e il futuro prossimo hanno un solo nome che mette d’accordo tutti, da tifosi a giornalisti: Franco Mastantuono. A soli 17 anni, il “pibe” del River Plate non è più una semplice promessa, ma una realtà abbagliante che sta per riscrivere la storia del calcio argentino. E mentre il suo passaggio al Real Madrid per una cifra record è dato ormai per imminente, c’è un ultimo, grandioso palcoscenico su cui è destinato a brillare con la maglia della banda roja: il nuovo Mondiale per Club FIFA. Un’occasione che, come sottolineano quotidianamente sulle loro colonne i giornalisti di Olé, il più importante quotidiano sportivo del paese, assume i contorni di una vera e propria incoronazione globale.La narrazione in Argentina, e in particolare su Olé, è un misto di orgoglio smisurato e malinconia imminente. Da un lato, c’è la celebrazione di un talento generazionale, un trequartista mancino dotato di una tecnica, una visione di gioco e una personalità che non si vedevano da tempo. I titoli si sprecano: “La zurda que ilusiona a todo River” (il sinistro che fa sognare tutto il River), “El pibe de los 45 millones” (il ragazzo da 45 milioni), in riferimento alla clausola rescissoria che il Real Madrid pagherà, rendendolo la cessione più costosa nella storia del club. Si analizza ogni sua giocata, ogni dribbling, ogni decisione in campo, presentandolo come un veterano nel corpo di un adolescente, capace di reggere una pressione enorme senza scomporsi.

Dall’altro lato, emerge la consapevolezza agrodolce di un addio annunciato. Ed è qui che il Mondiale per Club diventa l’elemento centrale del racconto. Per Olé e per l’opinione pubblica argentina, il torneo non è semplicemente una competizione per il River Plate; è la vetrina definitiva di Mastantuono, la sua festa di diploma davanti al mondo intero. È l’opportunità per dimostrare a tutti, prima ancora di indossare la maglia “blanca”, perché Florentino Pérez abbia deciso di fare un investimento così epocale su un diciassettenne. Il torneo è visto come l’ultimo grande regalo che Mastantuono farà al suo club e ai suoi tifosi: una serie di prestazioni brillanti sul palcoscenico più prestigioso.La pressione, naturalmente, sarà immensa. Il Mondiale per Club sarà il suo esame di maturità finale. Non sarà più il talento locale che sorprende, ma la stella conclamata su cui saranno puntati gli occhi di scout, media e tifosi di ogni continente.Ma è pronto per palcoscenici del genere? È la domanda che circola, a mezza voce, anche in Argentina. La risposta, finora, è arrivata direttamente dal campo, con episodi specifici e pesantissimi. La prova più assordante l’ha data nell’infuocato Superclásico contro il Boca Juniors: una magistrale punizione calciata con la freddezza di un veterano, che si è insaccata sotto l’incrocio facendo esplodere il Monumental. Quel gol non è stato solo un capolavoro balistico, ma un atto di consacrazione. A questo si aggiunge la perla in Copa Libertadores: il gol decisivo segnato in trasferta contro l’Independiente del Valle, un sinistro potente e preciso che ha garantito al River la qualificazione in un girone complicato. Questi non sono più semplici “lampi”, sono momenti chiave che hanno deciso partite pesantissime.Certo, la continuità nell’arco dei novanta minuti è un aspetto su cui, data l’età, sta ancora lavorando, ma la capacità di essere determinante con la giocata singola è già un marchio di fabbrica inconfutabile. La sfida nel girone contro l’Inter, una macchina tattica europea, sarà il test definitivo per misurare questa sua qualità contro un’organizzazione difensiva di livello superiore.La sua storia è anche il simbolo del calcio moderno, dove i giganti europei pescano talenti sempre più giovani. In Argentina lo sanno, e per questo, mentre si preparano a godersi l’ultimo ballo del loro gioiello, attendono con ansia la sua risposta sul campo. Il suo futuro è già dipinto di bianco, ma il suo presente ha ancora i colori della banda roja e un’ultima, grande missione: superare l’esame finale contro l’Inter e lasciare il Sudamerica non solo come un crack, ma come un giocatore già pronto per i vertici del calcio mondiale.

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