DirettaFanta
·22 de novembro de 2024
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Alla vigilia di Milan-Juventus, ha parlato in conferenza stampa Paulo Fonseca.
Thiago Motta ha confermato l’assenza di Vlahovic. Manca un giocatore importante, ma anche un riferimento importante per la nostra difesa. È un’insidia diversa per noi?
“La Juve ha una squadra che si adatta molto ai giocatori che ha. Non so se giocherà Weah, che conosco bene perché ha lavorato con me. Magari avranno intenzioni diverse, sono giocatori diversi. Weah è molto veloce, attacca la profondità: è diverso da Vlahovic. Magari dobbiamo fare attenzione a questi movimenti in profondità di Tim e non ai suoi appoggi. Le intenzioni della squadra cambiano un po’”.
L’altro giorno l’abbiamo visto con Sinner. Cosa le è piaciuto di questo ragazzo e vorrebbe trasferire alla sua squadra?
“È stato un piacere tifare un milanista come Sinner. Ha tante cose buone che vorrei vedere in squadra, ma ovviamente è diverso perché è uno sport di squadra. Non sbaglia quasi mai, ha una capacità di concentrazione impressionante. Mi piacerebbe vedere lo stesso nella mia squadra? Ovviamente, è il numero uno”.
Domani quanto possono contare le motivazioni di Leao e Morata?
“È importante averli in un buon momento, sono giocatori decisivi che possono fare la differenza in questo tipo di partite. Abbiamo bisogno del miglior Rafa e del miglior Morata per questa partita: li ho visti in allenamento e, come gli altri, stanno molto bene e sono molto motivati. Mi aspetto che possano farlo vedere domani in partita”.
Domani tanta pressione, come contro il Real: lo rende più tranquillo? E come mai con meno pressione funzionate meno?
“Non sento più pressione per questo tipo di partite. Non è una questione di pressione ma di motivazione. È facile capire che contro Inter, Juve, Real Madrid è facile essere motivati. Dopo è più difficile andare a Cagliari e avere la stessa motivazione: stiamo cercando di capire questa cosa. Al Milan c’è pressione tutti i giorni: se non vogliamo avere questa pressione allora non possiamo stare qui”.
Siamo ad un terzo della stagione. Milan-Juve quanto è importante?
“È importante, ma non decisivo, come lo sono tutte le partite adesso. Non posso dire che la partita con la Juve è più importante di quella con l’Empoli. Abbiamo bisogno di fare vittorie di fila. Sono sempre positivo, penso sempre a quello che possiamo vincere. Siamo il Milan, abbiamo tanto rispetto per la Juve, ma non abbiamo paura”.
“Noi vogliamo essere sempre offensivi. Penso che stiamo bene offensivamente, fare 3 gol a Madrid e a Cagliari è un buon segnale offensivamente. Mai mi aspetto che possiamo dipendente da un calciatore solo, dipendiamo da tutti. È importante quello che fa la squadra. Penso che se la squadra sta bene i giocatori faranno bene. Penso alle partite sempre come squadre, tutti i giocatori saranno importanti. Vogliamo essere una squadra offensiva, ma sappiamo che la Juventus è la squadra che ha preso meno gol: è una squadra fortissima difensivamente. Sarà una partita difficile offensivamente, non ho dubbi”.
L’idea tattica può ricalcare quella di Madrid?
“Penso che sarà una partita diversa. Penso che in questo momento la Juventus è più forte difensivamente del Real Madrid: come squadra difende meglio. Non è una critica al Real, è quello che penso”.
I gol subiti non sono migliorati… “Non voglio scappare dal problema della squadra, che è la fase difensiva. Ho avuto la fortuna di avere molti difensori qui durante la sosta e abbiamo lavorato tanto sulla linea difensiva e mi aspetto che la squadra possa progredire”.
Come sta Theo? “Theo è un grandissimo calciatore, per me è il miglior terzino sinistro del mondo e non ho dubbi su questo. È stata una questione di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, lui sta imparando cose che sono importanti e mi è sembrato, in questa settimana, più motivato che mai. E questo è un segnale importante per avere Theo al massimo livello”.
Jovic convocato? “Jovic non sta bene. Camarda sarà convocato”.
Come si raggiunge l’equilibrio invocato da Ibra? “Lei vuole tre mediani (ride, ndr). Io sono d’accordo con Zlatan: dobbiamo trovare questo equilibrio.
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