Meulensteen: «Volevo provare l’esperienza di Pirlo come allenatore. Non vedevo l’ora! Speravo di imparare molto da lui» | OneFootball

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·27 de agosto de 2025

Meulensteen: «Volevo provare l’esperienza di Pirlo come allenatore. Non vedevo l’ora! Speravo di imparare molto da lui»

Imagem do artigo:Meulensteen: «Volevo provare l’esperienza di Pirlo come allenatore. Non vedevo l’ora! Speravo di imparare molto da lui»

Melle Meulensteen, ex giocatore della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista circa il periodo in blucerchiato. Le considerazioni su Andrea Pirlo

La carriera di Melle Meulensteen ha subito una svolta inaspettata. Il centrocampista olandese aveva scelto la Sampdoria un anno fa, attratto dalla possibilità di essere allenato da Andrea Pirlo, un’icona del calcio mondiale. L’ex leggenda della Juventus stava iniziando la sua seconda stagione alla guida dei blucerchiati, un progetto che prometteva di valorizzare giovani talenti come Meulensteen.

Addio alla Sampdoria

Tuttavia, il percorso di Meulensteen con il club genovese si è interrotto bruscamente. Il giocatore non fa più parte della rosa della Sampdoria, essendo stato ceduto a titolo definitivo ai Go Ahead Eagles, squadra olandese che milita nell’Eredivisie. Questo trasferimento segna il suo ritorno in patria, dopo appena un anno trascorso in Italia. Il classe ’99 ha rilasciato un’intervista circa il suo periodo in blucerchiato al portale Vi.nl. Di seguito degli spunti:


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PIRLO – «Volevo provare l’esperienza di Pirlo come allenatore. Non vedevo l’ora. Anche l’Italia sembrava un ottimo paese in cui giocare a calcio. Tutti avrebbero dovuto partire da zero, perché c’erano così tanti nuovi giocatori. Beh, le cose sono andate un po’ diversamente».

LAVORO – «Ho lavorato con lui solo per circa sette settimane in totale. Mi sembrava più logico dare all’allenatore il tempo di sviluppare qualcosa, ma il direttore tecnico la pensava diversamente. Speravo di imparare molto da Pirlo, perché gioco anche a centrocampo, ma la mia partita d’esordio in Serie B è stata l’ultima di Pirlo come allenatore».

RICORDI – «È esattamente come era sempre in campo: calmo, sempre in controllo . Era l’unico allenatore che parlava un po’ di inglese, quindi a volte chiacchieravo con lui. A volte però mi sorprendeva. Una volta stavo guardando una partita di Eredivisie al club, quando all’improvviso è apparso dietro di me. Mi ha dato un colpetto sulla spalla: ‘Ehi, NAC. Stai guardando il NAC?’ Sì, a quanto pare conosceva anche il NAC, ahah. Ha giocato ovunque e ha contatti ovunque, quindi a quanto pare, persino un club come il NAC gli è familiare».

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