Cagliarinews24
·07 de julho de 2025
Matri: «L’addio al Cagliari per andare alla Juventus non lo vedevo come un tradimento, è stato…»

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Alessandro Matri, l’ex attaccante che ha vestito anche la maglia del Cagliari, è stato protagonista dell’ultima puntata di “Supernova”, il podcast condotto da Alessandro Cattelan. Un’occasione per il bomber di ripercorrere le tappe salienti della sua lunga e ricca carriera calcistica, dagli esordi fino ai momenti più iconici che lo hanno visto protagonista sui campi di Serie A e non solo.
Matri ha condiviso aneddoti e riflessioni, offrendo uno sguardo privilegiato dietro le quinte del mondo del calcio professionistico, tra successi, difficoltà e scelte cruciali che hanno segnato il suo percorso. Il format del podcast di Cattelan si è rivelato il contesto ideale per un racconto intimo e dettagliato, permettendo a Matri di esprimersi liberamente su episodi che hanno lasciato un segno indelebile nella sua memoria e in quella dei tifosi.
Tra i momenti clou della sua narrazione, Alessandro Matri ha dedicato ampio spazio al suo trasferimento alla Juventus, un passaggio che all’epoca fece molto discutere e che generò reazioni forti. L’addio al Cagliari, la squadra che lo aveva lanciato e in cui si era affermato come attaccante prolifico, non fu indolore, soprattutto per i tifosi rossoblù. Matri ha ricordato vividamente la reazione stizzita e delusa dei sostenitori sardi dopo la sua partenza. Un sentimento di tradimento che all’epoca fu palpabile e che l’attaccante ha compreso e analizzato durante la conversazione con Cattelan.
È un aspetto comune nel calcio moderno che i trasferimenti tra club, specialmente quando un giocatore si muove da una squadra che lo ha cresciuto verso una big, possano generare malcontento. Per i tifosi del Cagliari, Matri rappresentava non solo un attaccante di punta, ma anche un simbolo, un giocatore che aveva dato molto alla causa rossoblù. La sua partenza, quindi, fu percepita come una perdita significativa e scatenò un’ondata di amarezza.
Matri ha dimostrato di aver metabolizzato quella reazione, riconoscendo il forte legame emotivo che i sostenitori hanno con la propria squadra e i propri idoli. Le sue dichiarazioni nel podcast hanno offerto una prospettiva umana su un episodio che, pur essendo parte del gioco, lascia sempre strascichi emotivi intensi sia nei giocatori che nelle tifoserie. Le sue parole:
L’ADDIO AL CAGLIARI – «Io ho sempre esultato, tranne la prima volta con la Juve contro il Cagliari, perché era dopo quattro giorni dal trasferimento. I tifosi mi hanno insultato anche a fine gara. Ma io comunque l’addio al Cagliari per andare a Torino non lo vedevo come un tradimento, ma è stato uno step per migliorarsi con l’ambizione di chi voleva arrivare a giocare in una grande squadra».