Calcio e Finanza
·20 de agosto de 2025
Marsiglia, rissa Rabiot-Rowe. Longoria: «Una cosa inaudita. Messi sul mercato per difendere il club»

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·20 de agosto de 2025
Il Marsiglia di Roberto De Zerbi ha iniziato con una sconfitta il proprio campionato contro il Rennes nonostante la superiorità numerica. Un ko che ha lasciato strascichi nello spogliatoio dei francesi con la società che ha provveduto a mettere fin da subito sul mercato due calciatori come Jonayhan Rowe e l’ex Juventus e PSG, Adrien Rabiot, protagonisti di un acceso diverbio, sfociato in rissa, al termine della prima giornata di Ligue 1.
«Abbiamo dovuto prendere una decisione dopo un evento che ha superato i limiti accettabili in una società calcistica, come in qualsiasi organizzazione – ha spiegato all’agenzia di stampa francese France-Press il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria –. Non ero nello spogliatoio. Ma quello che posso dire è che tutto ciò che ho sentito dallo staff, sportivo e non, è stato che si trattava di qualcosa di inaudito, violento, molto aggressivo, e che ha superato ogni limite».
«Roberto De Zerbi allena da 13 anni, il nostro ds Medhi Benatia è nel calcio di alto livello da quando aveva 22 anni, e io ho iniziato nel calcio professionistico venti anni fa – ha proseguito Longoria –. Credo che noi tre abbiamo abbastanza esperienza per dire di non aver mai visto niente di simile in uno spogliatoio. Quando le due persone che più incarnano l’autorità in uno spogliatoio, il direttore sportivo e l’allenatore, ti chiedono di fermarti e non succede, è un segnale sorprendente. Quando un compagno di squadra è steso a terra (il giovane Daryl Bakola, che è crollato, ndr), devi fermarti. Anche nelle risse peggiori ci sono delle regole. Qui non ce n’erano».
Nelle scorse settimane lo stesso Rabiot era stato citato da Longoria come calciatore-esempio presente nello spogliatoio del Marsiglia: «Quello che ho sempre detto di Adrien, lo confermo. La scorsa stagione abbiamo cercato di stabilire una struttura, una disciplina, di dare delle regole e una mentalità in questo gruppo. E, sì, Adrien lo abbiamo usato come esempio di tutto ciò che volevamo fare».
Sulla decisione di mettere entrambi i calciatori sul mercato a pochi giorni dalla fine della finestra estiva: «Sabato scorso abbiamo parlato con Medhi e l’allenatore per evitare di prendere decisioni d’impulso. E durante il fine settimana, né Jonathan né Adrien hanno provato a contattare Benatia o l’allenatore o i loro compagni di squadra o me. Siamo stati noi a doverli chiamare. Volevo dare a tutti il tempo di pensare, in modo che tutti capissero di aver oltrepassato il limite. Ma non è successo nulla. Quindi la decisione è stata molto chiara, protegge l’OM come istituzione e la stagione. Non è negoziabile per me essere il presidente di un club senza regole».
«Pensate che io, presidente dell’Olympique de Marseille, sia contento di trovarmi in questo tipo di situazione con uno dei giocatori più vincenti della scorsa stagione, che ho preso come esempio? Onestamente, come club, stiamo soffrendo per questa situazione. Ma siamo stati vittime di questa situazione, c’è stata una rissa senza limiti, una cosa inaudita», ha concluso il numero uno del Marsiglia.
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