Inter-News.it
·23 de maio de 2024
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Malagò, presidente del CONI, commenta il passaggio di proprietà dell’Inter da Suning a Oaktree con il dispiacere perché si sia arrivati all’escussione del pegno. In collegamento con Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, esclude però difficoltà a livello di regolarità della Serie A.
LA NUOVA PROPRIETÀ – Da ieri l’Inter è “americana”, con Oaktree che ha rilevato le azioni da Suning. Su questo passaggio di proprietà dà un giudizio Giovanni Malagò: «È normale che l’Inter cambi proprietario così? No. Che non sia normale è evidente, sarei un falso se sostenessi questa tesi. Quello che invece, tra virgolette, è normale è che a chi va per certi mari, che sono quelli dei fondi di private equity, questo può succedere. Il percorso è a monte, non è a valle. Le dinamiche di quelle società, soprattutto con questo tipo di interventi, sono legati o a una massima valorizzazione dei profitti, vedi gli interessi che sono andati via come un tassametro, o invece di trovare un altro soggetto al quale rivendere le proprie azioni. Campionato regolare? Certo che è stato regolare».
L’ASSEGNAZIONE – Ieri, mentre l’Inter passava a Oaktree, c’è stata l’assegnazione delle prossime finali di Champions League. Con un passaggio fondamentale su San Siro, che (salvo difficoltà) dovrebbe avere quella del 2027. Malagò è convinto che i lavori ci saranno e renderanno il Meazza pronto per ospitare l’ultimo atto del torneo: «Questo è un bell’assist per San Siro. Nel 2027 a Milano ci sarà la finale di Champions League, salvo che ci siano dei lavori. San Siro deve fare qualche cosa per quelli che sono i parametri, deve rispettare una serie di servizi che devono andare in miglioramento. Ma questo, scusatemi per il termine da pallacanestro, mi sembra un bell’assist».
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