Calcio e Finanza
·26 de março de 2025
L’impatto del paracadute retrocessione: quanto incide in Serie B tra campo e conti

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·26 de março de 2025
La retrocessione dalla Serie A alla Serie B rappresenta un evento traumatico per i club spesso sia a livello sportivo che a livello economico. Non a caso, per attenuare l’impatto finanziario della discesa di categoria, la Lega Serie A ha introdotto nel 2009 il cosiddetto “paracadute”, un contributo economico volto a supportare i club retrocessi. Ma quanto realmente incide questo aiuto sui bilanci e sui risultati sportivi delle squadre?
In sostanza, chi retrocede ha diritto a un contributo economico con l’obiettivo di attutire il colpo della retrocessione. Alle società retrocesse quindi vengono destinati complessivamente 60 milioni di euro, distribuiti come di seguito:
Ma come viene determinata l’appartenenza di un club a ciascuna fascia? Partendo dalla fascia A, si tratta delle società che retrocedono in Serie B al termine di ciascuna stagione sportiva dopo aver militato in Serie A per una sola stagione sportiva (società neopromosse), e non posseggono i requisiti delle Società di fascia B o C.
Le “Società di fascia B” sono invece quelle che retrocedono in Serie B al termine di ciascuna stagione sportiva dopo aver militato in Serie A per due stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime tre, compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A.
Infine, le “Società di fascia C”, ovvero quelle che retrocedono in Serie B al termine di ciascuna stagione sportiva dopo aver militato in Serie A per tre stagioni sportive anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa la stagione al termine della quale è maturata la retrocessione dalla Serie A. Questi sono i club che incassano la quota più alta.
Quanto incide quindi il paracadute a livello economico? Prendendendo in considerazione i 28 club che hanno incassato il paracadute nelle stagioni dal 2014/15 al 2023/24 (mancano all’appello Livorno, fallito nel 2014/15 dopo la retrocessione in B, e il Parma fallito nel 2015/16 dopo essere retrocesso), in media l’incasso garantito ai club retrocessi è di circa 15 milioni di euro, cifra che rappresenta il 40% del fatturato medio delle squadre in questione nel loro anno nel campionato cadetto. Tuttavia, questa somma non è sufficiente a coprire interamente i costi operativi della rosa, compresi stipendi e ammortamenti, che ammontano mediamente a 31,5 milioni.
L’effetto combinato della riduzione dei ricavi e del mantenimento di costi elevati porta i club a registrare un peggioramento del risultato netto: la retrocessione provoca un calo medio del fatturato del 24%, passando da 48,8 milioni a 37 milioni, mentre i costi restano stabili e il risultato netto in media passa da -9,6 milioni in Serie A a -11,6 milioni in Serie B, segnando un calo del 19% nonostante il paracadute.
Dal punto di vista sportivo, tuttavia, il paracadute secondo l’analisi sembra garantire un certo vantaggio competitivo rispetto ai club che militano stabilmente in Serie B.
L’analisi dei 28 club retrocessi tra il 2014 e il 2024 evidenzia che la maggior parte delle squadre riesce a rimanere competitiva:
Una situazione che tuttavia pare in leggera controtendenza quest’anno: se infatti il Sassuolo sta dominando il campionato, confermando di fatto l’impatto positivo del paracadute, il Frosinone sta viaggiando nella seconda metà della classifica mentre la Salernitana è addirittura penultima, rischiando di diventare la seconda squadra negli ultimi dieci anni a fare il doppio salto all’indietro dalla Serie A alla Serie C in due stagioni dopo il Crotone nel 2021/22.
In definitiva, quindi, se da un lato il paracaduto sembra poter consentire ai club retrocessi di mantenere un livello competitivo superiore rispetto agli altri club di Serie B, sul piano economico, pur rappresentando una quota significativa del fatturato, non è sufficiente a coprire i costi della rosa né a garantire il pareggio di bilancio, attenuando quindi solo in parte le difficoltà economiche.