Leoni Inter, i nerazzurri offrono 30 milioni al Parma per il centrale classe ’06! Ora tocca ai ducali valutare la proposta | OneFootball

Leoni Inter, i ducali fanno muro e chiedono 40 milioni di euro: arriva la prima offerta ufficiale dei nerazzurri per il giovane centrale del Parma

Non è ancora finita la telenovela di calciomercato legata a Leoni Inter, giovane centrale del Parma che è diventato in queste settimane la vera e propria priorità di mercato per il club nerazzurro. Con Francesco Acerbi sempre più vicino all’addio e una linea dirigenziale impostata da Oaktree all’insegna del rinnovamento e dell’abbassamento dell’età media della rosa, la dirigenza ha individuato in Leoni il profilo ideale su cui puntare per il presente e il futuro.

Cristian Chivu, nuovo allenatore dell’Inter, ha dato l’assenso all’operazione: Leoni, classe 2006, è considerato un talento cristallino nonostante il suo ridotto minutaggio in Serie A. La sua personalità, l’eleganza nelle uscite palla al piede e la capacità di leggere il gioco ne fanno un prospetto molto ricercato anche a livello internazionale.

Tuttavia, la trattativa con il Parma è tutt’altro che semplice. L’Inter ha presentato un’offerta da 30 milioni di euro, cifra già considerevole per un calciatore con poche presenze nel massimo campionato. Il Parma, però, non è intenzionato a cedere facilmente il suo gioiello e ha fissato il prezzo a 40 milioni, senza aperture per ora a sconti o contropartite.

Il club ducale, infatti, è consapevole del valore del ragazzo anche alla luce degli interessamenti registrati da parte di Milan e Juventus, ma soprattutto di club di Premier League come Liverpool e Tottenham, pronti ad affondare il colpo con proposte economicamente molto superiori.

Per l’Inter, dunque, la strada si fa in salita. L’idea resta quella di provare ad abbassare le pretese del Parma oppure inserire una formula che consenta un pagamento dilazionato o con bonus legati a presenze e rendimento. Intanto, il pressing nerazzurro continua: Leoni resta l’obiettivo numero uno per la retroguardia e la dirigenza non ha intenzione di mollare facilmente.

Nel frattempo, Acerbi si avvia all’uscita e la sua possibile rescissione, a fronte di una penale da 500 mila euro, potrebbe liberare spazio salariale per il colpo Leoni.