Pagine Romaniste
·02 de maio de 2025
Kumbulla riflette sul futuro: “A giugno torno alla Roma, ma non so cosa succederà”

In partnership with
Yahoo sportsPagine Romaniste
·02 de maio de 2025
Con la stagione ormai agli sgoccioli, iniziano a delinearsi anche i rientri dai prestiti e le valutazioni in vista del mercato estivo. Tra questi c’è Marash Kumbulla, attualmente all’Espanyol, ma ancora legato alla Roma. Il centrale albanese ha parlato del proprio futuro, lasciando aperti diversi scenari.
Intervistato da Tuttomercatoweb, Kumbulla ha confermato che a giugno farà ritorno nella Capitale, ma senza certezze su quello che accadrà dopo: “Torno a Roma, ma non so cosa succederà. Quello che voglio è cercare di avere più continuità possibile, come l’ho avuta quest’anno”. Un messaggio chiaro, che lascia intendere come la priorità del difensore sia trovare spazio e minuti, indipendentemente dalla maglia che indosserà. Resta ora da capire se la Roma deciderà di reintegrarlo in rosa o se invece lo metterà nuovamente sul mercato. Ecco l’intervista completa:
Cosa pensi se ti chiedo della vittoria della Conference con la Roma?
“Mi ricordo sempre la festa subito dopo la partita con i tifosi, a Tirana: giocare in Albania per me ha reso tutto ancora più speciale. Poi la cosa che mi è rimasta dentro sono stati i festeggiamenti del giorno dopo, per le strade di Roma: sapevo che tifoseria c’è, ma quando sul pullman ci metti non so quante ore a fare il giro di Roma capisci quanto siano attaccati alla squadra”.
Cosa ti è mancato a Roma?
“Io sono arrivato nel mercato post Covid, ero partito bene: poi c’è stato un momento in cui comunque ho giocato, ma ero più un’alternativa. E io penso di essere un tipo di giocatore che ha bisogno di costanza, ma più che altro perché fisicamente sono uno che ha bisogno di giocare e allenarsi sempre bene. Magari dopo un po’, essendo anche giovane, non ho saputo magari gestire il tutto. Poi i vari infortuni, ma soprattutto quello principale al ginocchio, mi hanno penalizzato. Però avevo anche tanta bella concorrenza: sapevo di aver davanti giocatori forti. Poi ovviamente tutti vorrebbero giocare sempre e non sei felice quando giochi. Però faccio un esempio: c’è stato un periodo con Mourinho in cui vincevamo un sacco di partite 1-0. Cosa potevo dirgli?”.
Ti capita ancora di sentire qualche compagno, magari Edoardo Bove?
“Qualche volta ci sentiamo, l’affetto rimane sempre anche senza sentirsi tutti i giorni. Quel momento lì l’ho vissuto malissimo: stavo guardando la partita e sono rimasto paralizzato, come penso tutti. L’unica cosa che speravo era di ricevere notizie belle il prima possibile, poi ero più tranquillo quando ho saputo che Il peggio era passato”.
Il tuo futuro dove sarà?
“Voglio cercare di continuare su questa scia, nel senso di continuità e di costanza nel giocare. Non so quale sarà il futuro: sicuramente a fine campionato tornerò a Roma, perché sono in prestito secco. E poi non so cosa succederà, però sicuramente quello che voglio è cercare di avere più continuità possibile, come l’ho avuta quest’anno”.
Spagna o Italia? “Sicuramente, avendo visto come funzionano le cose qua non chiudo le porte alla possibilità di tornare in Spagna. Però non so davvero niente e intanto penso a chiudere la stagione per bene qua”