Cagliarinews24
·27 de setembro de 2024
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Xavier Jacobelli ha parlato in esclusiva ai microfoni di Internews24, esprimendo la sua opinione sulla Nazionale Italiana guidata da Luciano Spalletti. Queste le sue parole:
«È fondamentale arrivare il più lontano possibile in Nations League perché sappiamo quanto, dal piazzamento finale in questa competizione, dipenderà poi la collocazione dell’Italia in sede di sorteggio del girone di qualificazione ai campionati del Mondo. La partenza dell’Italia è stata splendida. Forse nemmeno il più incallito tifoso azzurro poteva immaginare una prestazione come quella di Parigi, cui ha fatto seguito un’altra vittoria importante. È evidente che Spalletti, che aveva ricevuto sacrosante critiche dopo quel tragico 29 giugno quando l’Italia aveva fatto letteralmente pena venendo giustamente eliminata dall’Europeo, evidentemente in estate è stato saggio. Solo chi trae lezione dagli errori commessi dimostra di aver saggezza e lungimiranza, hanno consigliato il commissario tecnico di cambiare strada. Lui l’ha cambiata e devo dire che in questo contesto direi che Frattesi, di cui parlavamo prima, da quando c’è Spalletti alla guida della Nazionale si trovi nell’ambiente ideale considerato i gol che ha segnato nell’arco delle sue 20 presenze. Detto questo io penso che ottobre ci offrirà due dirimenti controprove contro il Belgio e poi ci sarà il ritorno contro Israele, per capire quali potranno essere le possibilità dell’Italia. L’augurio è che ci qualifichiamo ai campionati del Mondo. La prossima edizione sarà aperta a 48 squadre, se l’Italia non ce la fa dopo aver fallito le ultime due, beh… allora sarebbe il caso di andarsi a nascondere. Ma non è vero che il nostro calcio non abbia talenti. Lo dimostrano i risultati delle nazionali giovanili: l’under 17, 19, l’under 20 e l’under 21 di Nunziata che sta facendo un grande lavoro. Il problema è che questi ragazzi a volte, nel loro club, non trovano la considerazione che meriterebbero di godere da parte dei tecnici dei club che evidentemente dovrebbero avere più coraggio. Comunque sono pragmaticamente ottimista sulla Nazionale».