Calcionews24
·09 de junho de 2025
Italia, il retroscena sull’esonero di Spalletti: la decisione arrivata la sera di sabato dopo il flop con la Norvegia

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·09 de junho de 2025
Nel romanzo di queste qualificazioni mondiali, come definito da la Gazzetta dello Sport, il colpo di scena arriva “verso sera”: Luciano Spalletti viene esonerato ufficialmente alle 23 di sabato, a 24 ore esatte dalla disfatta dell’Italia contro la Norvegia. La decisione era nell’aria, ma sabato è stato il giorno della resa dei conti. L’opinione pubblica, la stampa (che Spalletti ringrazia ironicamente per la “comprensione”), e perfino i colloqui anticipati con Buffon e alcuni giocatori, hanno spinto la FIGC ad agire. La paura di compromettere la qualificazione ai Mondiali 2026 ha reso urgente un cambio di rotta. Gravina ha convocato il ct a tarda sera a Coverciano, senza giri di parole. Spalletti, pur amareggiato, non si è opposto, anzi: ha accettato la risoluzione consensuale, rinunciando alla buonuscita e ai tredici mesi residui di stipendio. Un gesto raro nel calcio italiano, che ricorda le uscite dignitose di Donadoni e Lippi, e che ha aumentato la stima del presidente federale.
Spalletti avrebbe potuto restare sulla panchina fino alla partita con la Moldavia, ma ha preferito non alimentare l’incertezza. «Meglio dirlo subito», ha spiegato, rinunciando a ulteriori 48 ore di illazioni. In conferenza stampa ha parlato da solo, senza Gravina al fianco, con la voce rotta e un evidente peso sul cuore. Ha promesso massimo impegno fino all’ultimo minuto, consapevole di essere ormai sfiduciato. Una situazione paradossale: il ct è già fuori, ma proverà a vincere per orgoglio, per rispetto del gruppo, e perché «non ho sbagliato a sceglierli». L’Italia affronta la Moldavia da favorita assoluta, ma la partita si carica di un significato emotivo profondo. Anche se finirà con una vittoria, il dolore resta.