Calcionews24
·07 de julho de 2025
Italia Femminile, Katia Serra carica le Azzurre: «Le semifinali sono alla portata delle ragazze, io ci credo»

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·07 de julho de 2025
Dopo aver commentato per la Rai la finale degli Europei maschili vinta dall’Italia nel 2021, Katia Serra torna davanti al microfono per raccontare l’avventura dell’Italia femminile nel torneo continentale. Ex calciatrice azzurra e oggi voce tecnica tra le più autorevoli, Serra conosce bene le dinamiche di uno spogliatoio e le emozioni della vigilia. Alla luce della sfida di questa sera contro il Portogallo, ha fatto il punto sul nuovo corso targato Soncin, sul valore dell’Italia e sulle prospettive del movimento femminile.
SUL CT SONCIN – «Sì, credevo davvero che il suo profilo fosse in sintonia con il momento storico che stava attraversando il femminile. C’era bisogno di rompere con le vecchie gerarchie e ritrovare un clima di serenità. Un cambiamento di questo tipo mette inevitabilmente tutti di fronte a delle domande, spinge a rivedere le proprie posizioni. Da subito si è sentito il suo entusiasmo, la voglia autentica di capire e confrontarsi tanto per conoscere a fondo la realtà che stava per vivere».
SULL’EVOLUZIONE DEL CALCIO FEMMINILE – «A me piace sempre dire che il calcio è di tutti e per tutti. Ciascuno lo gioca con le proprie specificità. I paragoni sono sbagliati, ma la professionalità e gli investimenti sono cresciuti per cui stiamo assistendo a una sua evoluzione. E siamo solo all’inizio se tale volontà si manterrà valorizzando ancor di più le potenzialità».
SU ITALIA-PORTOGALLO – «Una vittoria. L’Italia è più forte. Loro difensivamente hanno difficoltà e non si sa nemmeno se giocherà “Kika”, la loro stella reduce da un lungo infortunio. Sono molto aggressive per cui servirà una prestazione concentrata, determinata e con voglia di sacrificarsi».
SULLE AMBIZIONI AZZURRE – «Tra le accreditate alla vittoria finale nella nostra parte del tabellone c’è solo la Spagna che oltretutto abbiamo nel girone, per cui raggiungere la semifinale non è impossibile».
SUI SUCCESSI DELLO SPORT FEMMINILE – «Da donna sono felice per i loro successi! Grazie all’evoluzione raggiunta possono vivere di sport in tante discipline, per questo non posso nascondere un pizzico d’invidia. Sarebbe piaciuto anche a me fare solo l’atleta, anziché sdoppiarmi tra lavoro e calcio».
SUL PESO DEL CONFRONTO CON VOLLEY E BASKET – «C’è sia spinta che pressione, perché piacerebbe pure a loro eguagliarle. Però direi di non alimentare ulteriormente la pressione, dal momento che la consapevolezza di poter giocare un Europeo da protagoniste è già nella loro testa».
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