Lazionews24
·08 de junho de 2025
Isaksen: «Trasferirmi a Roma? È stata una cosa incredibile. Ho imparato molto su me stesso e ho fatto tante esperienze divertenti»

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·08 de junho de 2025
L’esterno in forza alla Lazio Gustav Isaksen ha preso parte alla trasferta con la Danimarca per prendere parte agli prossimi impegni della Nazionale. In particolare l’esterno ha rivelato alcuni aspetti del suo trasferimento in Serie A ai microfoni di Ekstra Bladet. Le parole:
TRASFERIMENTO – «Trasferirmi a Roma? È stata una cosa incredibile. Ho imparato molto su me stesso e ho fatto tante esperienze divertenti. Ci sono stati anche momenti negativi, alti e bassi, ma tutto sommato è stato fantastico. Mi è stato dato un ruolo importante nella squadra e questo era il mio obiettivo quando sono arrivato, ovvero essere un titolare fisso. Da subito volevo giocare partite importanti contro grandi squadre, sia europee che, ovviamente, italiane. È davvero bello, sto vivendo le migliori esperienze calcistiche».
LAZIO – «Alla Lazio ho vissuto tante partite importanti. Nel nostro stadio possono esserci 70mila persone e l’atmosfera che si respira è qualcosa che non ho mai provato. La gara più incredibile è stata probabilmente l’andata degli ottavi di Champions League contro il Bayern Monaco della scorsa stagione. Non avevo mai vissuto un’atmosfera del genere. Ho giocato da titolare e tutto lo stadio ha cantato l’inno, è stato bellissimo».
LINGUA – «È stato comunque difficile trasferirsi in un club dove nessuno parla la tua lingua, né il danese né l’inglese. E quando sono arrivato non c’era nessuno nemmeno dalla Scandinavia o dal Nord Europa. Ho imparato molto su me stesso e ho fatto tante esperienze emozionanti. All’inizio è stato un po’ complicato conoscere gli italiani e studiare la loro lingua, ma una volta imparata è stato tutto più semplice. Ho imparato a conoscerli come persone e sono molto diversi da noi danesi, ma li rispetti e impari da loro. È una cultura completamente diversa: i giocatori mangiano costantemente sempre pasta, non è una leggenda. E non fanno colazione, bevono solo caffè. Quando sono arrivato, il mio allenatore (Maurizio Sarri, ndr.) fumava 40 sigarette al giorno prima, dopo e durante le riunioni. Non sono ancora salito sul carro del piatto di pasta a tutti i pasti e del caffè a colazione. Forse tra qualche anno ci arriverò. Ma quando sono arrivato non mi piaceva il caffè e ora lo adoro, quindi un po’ mi hanno conquistato».
ROMA – «Roma è una città enorme, ma anche molto bella. La mia famiglia ama venire qui e io adoro andare a cena in città. A volte ci vado anche solo per passeggiare per godermi la città, perché ci sono così tanti edifici belli e una grande atmosfera. Trasferirsi alla Lazio è stato davvero bello. Vado in città per rilassarmi ed essere me stesso, ma mi riconoscono spesso quindi mi metto il cappellino e gli occhiali da sole per camminare tranquillamente. A Roma c’è tutto quello che serve, è fantastica dove ci si può rilassare, divertire, portare gli amici al ristorante e mangiare cibo davvero buono».