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·15 de fevereiro de 2025

Inzaghi: «Thuram? Ad ora più no che sì! Inter, altro trattamento»

Imagem do artigo:Inzaghi: «Thuram? Ad ora più no che sì! Inter, altro trattamento»

Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Inter. Tutte le sue dichiarazioni in merito alla gara e alle condizioni di Thuram.

CONFERENZA INZAGHI VIGILIA DI JUVENTUS-INTER

CONFERENZA INZAGHI – Inzaghi ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Inter.


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Juventus-Inter classico del calcio italiano e grande rivalità. Si dice che partite così si preparano da sole e da allenatore?

Sappiamo cosa rappresenta Juve-Inter per la nostra tifoseria e società. Momento delicato, dobbiamo fare un’ottima partita contro una squadra di qualità, che si è rinforzata con il mercato di gennaio. Ha un ottimo allenatore che stimo molto.

Il punto sugli infortunati, Inzaghi. Qualche dubbio di formazione?

Qualche dubbio ce l’ho. Rientra Dimarco che ha smaltito l’influenza e Dumfries. Oggi valuteremo Thuram, che sente un po’ di dolore, vediamo se si allenerà con noi. Ha fatto lavoro a parte e vedremo le sensazioni del ragazzo dopo l’allenamento.

Quanto è importante recuperare Thuram e quanto cambia averlo o meno?

Thuram sappiamo tutti l’importanza che ha nella nostra squadra, ma ad oggi è più no che sì. Lui generoso, ha sempre dato disponibilità. Si è curato, ha fatto lavoro a parte, vedremo se sarà con noi. Gli altri attaccanti stanno bene, da Arnautovic a Correa. Taremi pure. Dopo la rifinitura farò le scelte più opportune.

Inzaghi, quanto è importante per te vedere la tua Inter approcciare quel momento la gara?

Gli scontri diretti valgono tanto, soprattutto in questo periodo della stagione. Sappiamo che il calendario ce li dà in trasferta, serve alzare il nostro livello. Ancora non abbiamo portato vittorie importanti, fatte buone gare eccezion fatta per le partite perse contro Fiorentina e Milan.

C’è il rischio che l’Inter affronti la partita come a Firenze? Hai l’impressione che si stia incattivendo la lotta scudetto dal punto di vista mediatico?

Per quanto riguarda la Juventus, come ho detto prima, è una squadra di qualità che viene da 3 vittorie di fila. Alterna, col PSV aggressivi, quella prima un po’ meno. Cambia le proprie pressioni, ci stiamo preparando bene. Mi sono arrabbiato dopo la partita col Milan, perché dopo 4-5 episodi siamo tutti umani, ma pensavo alla mia Inter. Quando succede qualcosa per l’Inter non se ne parlava quasi, ho lanciato l’allarme. La dimostrazione lunedì, si sta parlando ancora del calcio d’angolo. La palla era uscita, ma mi viene in mente Leverkusen, perdiamo la partita su quel calcio d’angolo e non si è detto niente quando quel calcio d’angolo ci ha obbligato a vincere l’ultima partita e ad un danneggiamento a livello di classifica ed economico alla mia società. Allarme generale: quando succede all’Inter se ne parla per giorni e giorni. Era stato quello il mio pensiero.

L’Inter ha 11 punti in più della Juventus e dall’anno scorso ha fatto 27 punti in più. Conta?

La classifica ce l’abbiamo ben visibile tutti, affrontiamo una squadra forte che nel mercato si è rinforzata. Nel girone di andata hanno avuti diversi infortuni che li hanno penalizzati, hanno fatto qualche pareggio di troppo dove forse meritavano di vincere.

Trattamento diverso tra l’Inter e le altre squadre? Cioè l’Inter deve vincere per forza, le altre no? C’è questa differenza?

Sono valutazioni. Per quanto mi riguarda posso dire che noi abbiamo le nostre ambizioni, i nostri desideri e uno scudetto sul petto che vogliamo difendere. Noi, il Napoli e l’Atalanta abbiamo qualche punto in più, ma anche le altre stanno vincendo partite consecutive. Ci sarà lotta fino all’ultimo.

Ci può essere un rischio di entrare bloccati a Torino in ricordo del 4-4?

La partita di andata l’abbiamo rivista e analizzata, abbiamo fatto una prima parte di gara buona. In fase difensiva dovevamo lavorare meglio, di squadra, chiaramente abbiamo commesso degli errori che non ci hanno permesso di vincere una partita che fino al 60′ era in mano nostra.

Si porta dei dubbi in difesa?

Stanno bene tutti, dovrò scegliere tra Acerbi e de Vrij, Pavard e Bisseck, Bastoni e Carlos Augusto. Carlos viene da partite fatte bene, c’è anche Dimarco, Zalewski ha fatto due ottimi ingressi, è un giocatore che si sta inserendo molto bene. Valuterò bene e con attenzione sperando di recuperare pure Thuram.

In carriera ha fatto l’attaccante sia da titolare che da alternativa. Che cosa passa?

Cambia. Anche a me piaceva giocare dall’inizio, subentrare non è facilissimo, ho la fortuna di avere giocatori importanti. Arnautovic ci ha dato una grandissima mano, Taremi è entrato bene. Il desiderio mio è di portare tutti i giocatori nella migliore condizione possibile.

Due parole sul rendimento di Taremi?

Taremi ha fatto un’ottima prima parte, poi ha avuto un problemino alla vigilia del campionato. Lui era sempre abituato a fare il titolare, qui c’è concorrenza. Era in netta ripresa, ero molto soddisfatto, poi a Lecce, dove nell’azione del gol, lui ha sentito un problemino all’adduttore. In questi 20 giorni non si è potuto allenare bene. Ma ora è in ripresa: giocatore positivo, lavoratore, mi piace. Nella sua nazionale e nel Porto ha sempre fatto il titolare. Ma per quanto mi riguarda, sono contento di lui.

Tirato in mezzo da Antonio Conte. Che ne pensa?

Gli errori ci sono: degli arbitri e dei giocatori. Mi sono arrabbiato per il diverso trattamento dall’Inter alle altre squadre. Lo vedo trattato in maniera diversa dai media e dalle diverse trasmissioni. Mi sono arrabbiato per difendere il lavoro della mia squadra e della mia società. Anch’io sbaglio e giustamente lunedì sono stato ammonito. Ma ero teso dopo giovedì.

Vedrete il Napoli e poi Sanremo?

Per il ritiro faremo allenamento nel pomeriggio alle 15 e poi si partirà per Torino dove arriveremo per cena.

Come sta Calhanoglu?

Ha avuto qualche rallentamento che non ha mai avuto in carriera, ha fatto tre spezzoni di partite che chiaramente l’hanno aiutato a salire di condizione. A breve riavremo il Calhanoglu che ci ha abituato.

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