Juventusnews24
·06 de janeiro de 2025
In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·06 de janeiro de 2025
Intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset al termine di Inter Milan, finale di Supercoppa Italiana vinta dai rossoneri per 2 a 3, il rivale della Juve, Simone Inzaghi si è espresso così.
COME MI SPIEGO L’INCAPACITÀ NEL GESTIRE IL VANTAGGIO? – «Innanzitutto bisogna fare i complimenti al Milan che non ha mai mollato ed è sempre rimasto in panchina nonostante i due gol di svantaggio. Sull’azione del 2 a 1 abbiamo perso una palla, ed era il momento di controllare meglio la gara. Poi abbiamo avuto tante occasioni sul 2 a 1 per andare sul 3 a 1, è stato bravissimo Maignan. Poi abbiamo subito il gol del 2 a 2 e abbiamo perso. una sconfitta che fa male però questa squadra senz’altro, come ha fatto in questi 3 anni e mezzo, si è sempre rialzata. Torniamo a casa con una sconfitta che brucia, che fa male e con qualche acciaccato. Avremo 6 partite in 18 giorni, dobbiamo ripartire nel modo migliore».
10 GOL SU 19 SUBITI ARRIVATI DOPO L’80’ – «Penso sia un dato che non riguarda solo l’Inter ma per tutte le squadre che giocano a calcio. In quel momento, quando ci si abbassa e arriva la fatica, si abbassa l’intensità. Devo fare un plauso ai ragazzi perché abbiamo fuori dei giocatori, stanno giocando sempre gli stessi e fino all’80esimo abbiamo preso gol su una palla nostra, probabilmente c’era pure fallo su Asllani ma dovevamo essere più bravi a gestirla. Torniamo a casa con tanta delusione, abbiamo dato tutto quello che avevamo. Chiaramente sul 2 a 0 dovevamo gestirla meglio».
SE MI ASPETTAVO IL PRESSING ALTO DEL MILAN? – «Non le ho viste queste pressioni così alte, era una finale e avevamo tutto il tempo. Tecnicamente abbiamo sbagliato troppo nel primo tempo, nel secondo chiaramente i cambi hanno inciso. Hanno messo attaccanti, gente di gamba e dovevamo gestire meglio. Dovevamo chiudere la partita, purtroppo non lo abbiamo fatto. Una sconfitta dolorosa ma da queste si può crescere».
L’IMPORTANZA DI CALHANOGLU E THURAM – «Sicuramente sono giocatori importantissimi. Nel calcio d’oggi, giocando ogni 3 giorni, ci sono giocatori imprescindibili. Ma non deve essere il nostro caso perché abbiamo bisogno di tutti. Aspettiamo che rientrino anche i difensori che ci daranno una mano, giocare così tanto non è semplice. Bisogna cercare di alternare i giocatori e non perderne, quando arrivi alle partite ravvicinate diventa tutto più difficile».