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·01 de julho de 2025

Inter, non solo Calhanoglu. Lautaro ce l’aveva anche con… Retroscena

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Inter, non solo Calhanoglu. Lautaro ce l’aveva anche con… Retroscena sulle accuse da parte del capitano nerazzurro

Il terremoto scatenato in casa Inter dalle parole del capitano Lautaro Martinez ha fondamenta più ampie di quanto sembri. Sebbene il presidente Marotta abbia pubblicamente indicato in Hakan Çalhanoğlu il destinatario principale del duro sfogo (“chi vuole andare via vada via”), la ricostruzione de Repubblica chiarisce che il malcontento nello spogliatoio ha più volti. Il discorso del “Toro” è stato un avvertimento a tutto il gruppo, o almeno a quella “pattuglia” di giocatori che, dopo una stagione deludente, ha iniziato a guardarsi intorno.

Il caso più evidente, oltre a quello del turco, è quello di Davide Frattesi. L’ex Sassuolo, già scontento per il suo utilizzo durante la gestione Inzaghi, è un obiettivo concreto del Napoli e potrebbe chiedere la cessione. Le stesse parole del tecnico Cristian Chivu, che parlava di “voci che non fanno bene al gruppo” riferendosi ai giocatori rientrati in Italia per curarsi (tra cui lo stesso Frattesi), acquistano un peso specifico. Il messaggio di Lautaro, quindi, assume una portata generale: una richiesta di chiarezza e impegno rivolta a chiunque non si senta più parte integrante del progetto.


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In questo contesto, la mossa di Marotta di esporre Çalhanoğlu può essere letta come una strategia precisa: usare il caso più eclatante come monito per tutti gli altri. Identificando un colpevole, si invia un messaggio trasversale. Le parole di Lautaro diventano così un assist perfetto per la dirigenza, che ha l’esigenza di svecchiare la rosa e allontanare chi non mostra la giusta fame. La situazione di Çalhanoğlu è solo la punta dell’iceberg di un malessere più diffuso, che l’Inter ora deve gestire per evitare di ripetere gli errori del passato e costruire un nuovo ciclo vincente con giocatori pienamente motivati.

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