Inter Milan
·10 de novembro de 2024
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·10 de novembro de 2024
La notte dei rimpianti. Non può essere diversamente perché quella che poteva essere la notte del sorpasso si è trasformata, anche per colpa della sfortuna, in un pareggio un po' amaro. Inter-Napoli 1-1 e la grandezza della squadra nerazzurra si misura proprio dalla sensazione che lascia questo risultato: come se un pareggio contro la prima in classifica non sia abbastanza. I motivi sono presto detti: il dominio territoriale e di gioco, la supremazia netta, le occasioni da gol, la rete subita praticamente nell'unica occasione degli ospiti - su calcio d'angolo -, il palo di Dimarco e quello di Hakan Calhanoglu su calcio di rigore, al suo primo errore dagli undici metri in maglia nerazzurra. La serata è particolare proprio per questo: perché Calhanoglu, nel primo tempo, aveva illuminato la notte di San Siro con una cometa, con un gol meraviglioso e unico, con un destro dalla distanza a fulminare Meret. Minuto 43', quello in cui l'Inter raddrizza una partita che si era messa sul binario degli ospiti quasi inaspettatamente, grazie al guizzo di McTominay sugli sviluppi di corner, al 23'. Raccontare come e perché l'Inter non abbia vinto questo match non è impresa semplice. I numeri sono lì a testimoniare la supremazia nerazzurra: 13 tiri a 5, 28 tocchi nell'area avversaria contro i 13 del Napoli, 20 cross a 11, 2 pali, soprattutto. Lo schema della squadra di Conte è stato chiaro fin dal calcio d'inizio: uomini bloccati, linee strette, palle su Kvaratskhelia per le ripartenze, Politano schiacciato sulla linea di centrocampo per i ripiegamenti difensivi. L'Inter ha comandato in lungo e in largo, prendendo campo con Bastoni, trascinata da un Barella in formato superstar, autentico dominatore in tutte le zone del campo. Niente pressing da parte del Napoli, solo grandissima dedizione e attenzione. Quando il Napoli trova il vantaggio con la deviazione di McTominay sotto porta su un corner deviato in area, San Siro rimane sbigottito: impossibile pensare a un Napoli in vantaggio. L'Inter non si scompone, lavora con giudizio, trova buone trame, ma non colpisce. Acerbi, al rientro, è ovunque: stoppa tutte le giocate tentate da Lukaku e poi si lancia in avanti, costringendo Meret al miracolo. Ecco: i difensori sono dentro fin che mai in questa partita, poco prima era stato Pavard ad avere sul piede il pallone giusto. Segnali di un'Inter coinvolta e molto propositiva. Il gol del pareggio è la classica magia di Calhanoglu, un destro portentoso da fuori area che si infila sotto alla traversa, letteralmente piegando la mano di Meret. Un colpo da fuoriclasse, per un pari sacrosanto all'intervallo, quando lo stadio dedica tutto il proprio affetto al centrocampista turco.
Vuole vincere, la squadra di Inzaghi. E nella ripresa si piazza con forza nella metà campo del Napoli, mettendo a dura prova la retroguardia ospite, guidata da un ottimo Buongiorno. E' il palo, però, a salvare Meret, su una stupenda conclusione dal limite di Dimarco. Il suo sinistro fa gridare al gol, ma scheggia il palo e si perde sul fondo. Solo Inter: Meret salva ancora su Dimarco, poi il rigore che può essere la svolta, guadagnato da Dumfries dopo un fallo di Anguissa. Calhanoglu era stato infallibile dagli undici metri in maglia nerazzurra: il destro violento e preciso, incrociato, questa volta sbatte sul palo e rimbalza via, non dando possibilità di ribattuta agli attaccanti nerazzurri. Una doccia fredda, in un finale nel quale solo dopo il 75' Inzaghi prova con i cambi: Zielinski, Taremi e Darmian, seguiti poi da Arnautovic e De Vrij. Il Napoli bada al sodo, solo in coda al recupero ha un guizzo velenoso con una girata di Simeone, alta. Un epilogo carico di tensione per un match che l'Inter ha provato a vincere a ogni costo: questa volta è stata fermata solo dai pali.
Marcatori: 23' McTominay (N), 43' Calhanoglu (I)
INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni (6 De Vrij 89'); 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu (7 Zielinski 82'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco ( 36 Darmian 82'); 9 Thuram (, 99 Taremi 82'), 10 Lautaro (8 Arnautovic 89'). A disposizione: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 11 Correa, 16 Frattesi, 17 Buchanan, 21 Asllani, 31 Bisseck, 42 Palacios. Allenatore: Simone Inzaghi.
NAPOLI (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 4 Buongiorno, 17 Olivera; 99 Anguissa, 6 Gilmour (68 Lobotka 60'), 8 McTominay; 21 Politano (26 Ngonge 84'), 11 Lukaku (18 Simeone 77'), 77 Kvaratskhelia. A disposizione: 14 Contini, 25 Caprile, 5 Jesus, 7 Neres, 16 Marin, 23 Zerbin, 30 Mazzocchi, 37 Spinazzola, 81 Raspadori. Allenatore: Antonio Conte.
Ammonito: Dumfries (I) Note: ammonito S. Inzaghi (I); al 74' Calhanoglu (I) colpisce il palo su calcio di rigore. Recupero: 1' - 4'.
Arbitro: Mariani. Assistenti: Giallatini, Colarossi. Quarto ufficiale: Marcenaro. VAR: Di Paolo. Assistente VAR: Aureliano.
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