💥 Inter in silenzio stampa! Bisseck-Taty, era rigore? "Mani dietro..." 📺 | OneFootball

A volte uno Scudetto si decide può decidere così, a 90' dalla fine. La sensazione, però, è che i giochi si siano chiusi ieri e non ce ne vorranno i tifosi napoletani più superstiziosi.

Troppo pensare che il Napoli non riesca a battere il Cagliari salvo davanti a una città intera, pronta a festeggiare tutta la notte. Antonio Conte lo ha detto ieri sera nel post partita, con tanta stanchezza in volto ma anche la consapevolezza di aver superato l'ultimo vero ostacolo: "Andiamoci a prendere questo Scudetto".

A 773 chilometri di distanza, invece, Simone Inzaghi rimaneva nella pancia di San Siro a colloquio con squadra e dirigenti. Pur non essendo presenti, l'argomento trattato è di facile intuizione. La delusione è tanta, per uno Scudetto che sembrava scivolato via e che, invece, era tornato nelle mani dell'Inter grazie a Genoa e Parma.

⚠️ Il mani della discordia

Ha fatto e farà discutere il fallo da rigore fischiato dall'arbitro Chiffi all'89' che - di fatto - ha deciso il campionato. Bisseck difende malissimo, saltando sulla finta di Castellanos, ma riesce comunque a mantenere le mani dietro al corpo.

Per questo motivo, per La Gazzetta dello Sport "restano dubbi sull'episodio". Interessante anche la versione di Calvarese: "Vero che il braccio di Bisseck è vicino ai fianchi, ma sembra che l’arto compia un movimento in direzione del pallone e questo è il motivo del richiamo VAR. Anche se, devo dire la verità, in questo campionato su episodi simili è rimasta la decisione del campo e non è stato assegnato rigore. Nel finale, revocato per offside il gol di Arnautovic".

In ogni caso, la scelta dell'Inter e di Inzaghi di non presentarsi davanti alle televisioni non dovrebbe essere in segno di protesta, ma dovuta alla lunga chiacchierata avvenuta negli spogliatoi.

😔 Come è cambiato il mood!

Il mancato sorpasso ha cancellato del tutto l'ondata entusiasmo che l'incredibile 4-3 in semifinale di Champions contro il Barcellona aveva portato.

📸 NICOLO CAMPO - AFP or licensors

Sia chiaro, la cavalcata europea dei nerazzurri è motivo di grande orgoglio e - anzi - il 31 maggio Lautaro e compagni si giocheranno il trofeo più importante a Monaco di Baviera.

Tuttavia, per come si erano messe le cose ieri non può non esserci tanto rammarico in tutto l'ambiente. Perché Chivu il suo dovere da ex interista lo aveva fatto e Conte sentiva già di aver perso l'occasione della vita. Invece sembra proprio che tra una settimana o anche meno (la Lega deciderà oggi quando giocare l'ultimo turno) i festeggiamenti saranno all'ombra del Vesuvio.

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