Inter Chivu, la mano del tecnico è già evidente: più alternative e carattere rispetto all’era Inzaghi | OneFootball

Inter Chivu, ecco cosa cambierà con l’arrivo del tecnico rispetto a quanto avveniva lo scorso anno sotto la guida di Inzaghi

A due settimane dall’esordio in campionato contro il Torino, l’Inter continua il proprio percorso di rodaggio, ma i primi segnali dell’era Cristian Chivu sono già ben visibili. L’amichevole contro il Monaco ha offerto risposte incoraggianti, mettendo in luce la grinta e l’identità trasmessa dal nuovo tecnico, come sottolineato dal Corriere dello Sport.

Dal Principato, la squadra nerazzurra è uscita con una prestazione di carattere, capace di reagire a due ostacoli pesanti: lo svantaggio a freddo e l’espulsione di Hakan Calhanoglu al 36’. La reazione, mai disunita, è stata figlia dello spirito combattivo tipico di Chivu, che ha voluto una squadra sempre concentrata, compatta e propositiva.

La differenza con la gestione Simone Inzaghi è già percepibile. Negli ultimi due anni, l’Inter ha sofferto di una forte dipendenza offensiva dalla coppia Lautaro Martinez – Marcus Thuram. Ora, invece, l’attacco appare più completo e vario, con soluzioni multiple sia per finalizzare che per creare pericoli. Non si tratta soltanto di gol, ma anche di occasioni prodotte e di capacità di mettere in difficoltà le difese avversarie in modi diversi.

L’ultimo colpo di mercato, Ange-Yoan Bonny, ha già dato il suo contributo decisivo: la rete che ha deciso la sfida al Monaco è la conferma di un acquisto azzeccato. Ma non solo: il giovane Pio Esposito ha impressionato vincendo tutti i duelli fisici con gli avversari, mostrando personalità e voglia di emergere.

A completare il quadro c’è la certezza assoluta: Lautaro Martinez. Nonostante una condizione fisica ancora appesantita dai carichi di lavoro, il capitano ha guidato la squadra con la solita leadership, pronto a trascinare il gruppo anche nei momenti più complicati.

Per Chivu, queste prime amichevoli sono state un banco di prova importante per sperimentare soluzioni tattiche e valutare l’inserimento dei nuovi. E i risultati, fin qui, parlano di un’Inter più equilibrata, meno prevedibile e con un’anima combattiva che potrebbe essere l’arma in più nella nuova stagione.