PianetaSerieB
·04 de novembro de 2024
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Gli infortuni fanno parte dei grossi rischi che corre un calciatore: in alcuni casi hanno rovinato carriere, in altri sono stati seguiti da ripercussioni mentali che portano a porti dei dubbi sulle tue reali qualità, ma possono anche servire come riscatto se si torna al meglio. E’ quello che auguro a Domenico Berardi, ala del Sassuolo tornato a segnare dopo un lunghissimo calvario a seguito dell’operazione al tendine d’achille che ha dovuto affrontare nel marzo di quest’anno. Dopo la retrocessione dei neroverdi in Serie B, complice anche la sua prolungata assenza, i dubbi sul suo futuro sono iniziati a circolare in maniera insistente, vista anche la qualità del calciatore che, se in forma, è di un’altra categoria, e lo ha dimostrato nelle quattro partite da quando è ritornato, con l’apice e la liberazione totale arrivata nel weekend.
Gli emiliani affrontano il Mantova al Mapei ed è questa l’occasione per Mimmo: parte titolare, complice anche l’espulsione di Volpato nel match precedente che non lascia la possibilità di scelta a mister Grosso e da subito si vede la sua volontà di guidare la squadra in fase offensiva, come dimostra con il colpo di testa sul quale Festa compie un mezzo miracolo nel primo tempo. La liberazione arriva però nella ripresa. Minuto sessantuno, l’esterno offensivo riceve sul centro destra, la mattonella dalla quale ha dimostrato svariate volte di poter punire, di conseguenza Panizzi, difensore ospite, non gli lascia spazio per calciare, ma è troppo irruento: fallo e calcio di rigore conquistato. Sul dischetto si presenta ovviamente Berardi, che non trema e mette in porta in penalty aprendo il piattone mancino: primo gol dopo 10 mesi di sacrifici, dolori e preoccupazioni, tutte scacciate via. La sua rete è decisiva ed i neroverdi vincono per 1-0 la partita.
Ora però torniamo coi piedi per terra e la domanda da porsi è questa: per quanto tempo il Sassuolo potrà godersi Berardi? Torniamo ad ottobre, quando fu lo stesso calciatore a dare una prima risposta al quesito: “Se a gennaio dopo questi mesi col Sassuolo sarò al 100% e arriverà l’offerta giusta, andrò via. Se non sarò il miglior Berardi allora resterò“. Se questo non significa essere al 100% poco ci manca e le preoccupazioni dei tifosi sono ben comprensibili: Berardi con la Serie B (purtroppo) centra poco e nulla. Le ombre del Besiktas (squadra dell’amico Immobile) incombono prepotentemente ed i rapporti forse non idilliaci con la dirigenza, complice un mancato trasferimento alla Juventus l’anno scorso, potrebbero influire, ma per ora è il momento di godersi il presente, che ci rivela nuovamente di come la squadra a disposizione di Grosso sia una vera e propria corazzata.
Non è questo il momento di fare drammi di mercato o altre speculazioni: fino a quando sarà a Reggio Emilia Berardi darà il meglio di sè per la squadra che lo ha lanciato nell’elite e lo ha accompagnato nel percorso di recupero, nonostante il fatto che prima o poi i conti andranno fatti. E’ suo il “Volo della Settimana” della dodicesima giornata di Serie BKT.