Calcio Femminile Italiano
·19 de junho de 2025
Giada Pellegrino Cimò, la calciatrice in prestito che fa bene in Nazionale… e manda un messaggio alla Roma

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·19 de junho de 2025
Andare in prestito a una squadra che viene vista come “minore” è a volte considerato una punizione o un passaggio per il Purgatorio. Anche Giada Pellegrino Cimò, calciatrice il cui cartellino e di proprietà della Roma, ha trascorso l’ultimo anno in prestito alla Sampdoria – retrocessa in Serie B – e l’è stata concessa l’opportunità di misurarsi con la massima Serie italiana.
Il mercato è tutto fermo, non sembrano esserci colpi in entrata in lontananza. Juventus e Inter si sono già rinforzate – o hanno in programma di farlo – , è fondamentale fare lo stesso. La Roma ha bisogno di top player per riportare un po’ della qualità che è andata scemando nelle ultime due stagioni e, ancora più importante, l’esperienza che ti aiuta a mantenere i nervi saldi anche nel momento più difficile, qualcosa che è mancato. Ha anche bisogno, però, di ricambio generazionale capace di scendere in campo, fare minuti e crescere.
Tornando a Pellegrino Cimò, è diventata una titolare inamovibile della Nazionale delle Azzurrine, che si sono qualificate al Mondiale U20. Con la sua rete, la calciatrice ha deciso il match difficilissimo contro la Svezia, andando a segno per la seconda volta in due partite consecutive. La parola “continuità” sembra essere calzante per descriverne le prestazioni: senza di lei, a conti fatti, l’Italia non si sarebbe sbloccata, e in questo momento si parlerebbe di altro.
Viste anche le indiscrezioni di mercato riguardanti la centravanti Valentina Giacinti, una giovane del calibro di Pellegrino Cimò sarebbe una grande opportunità e un investimento per il futuro. A volte, infatti, come ha già dimostrato il calcio sponda maschile, è importante guardare nel proprio vivaio per costruire quello che verrà. Un giusto bilanciamento tra esperienza e freschezza è la chiave che porta a vincere e a dare continuità a una rosa che, come quella giallorossa, ha bisogno di ritrovarsi.
Si può parlare di “scommessa”? Sì, perché dare una formazione che deve rinascere, anche se solo in parte, in mano a una calciatrice che deve ancora crescere e fare esperienza è una scommessa ma, allo stesso tempo, se non si prova non si può mai sapere. Solo dando il diritto alle persone di provarci e di sbagliare si può anche dare loro modo di farsi le ossa e di diventare importanti.
Se il Barcellona sponda maschile, per esempio, non avesse mai creduto in Lamine Yamal o Pedri concedendo loro spazio a scapito di un’età ancora molto acerba, non sarebbero diventati i campioni di oggi. Largo, quindi, a chi ha voglia di provarci, di mettersi in gioco e di crescere vestendo e onorando la maglia che indossa. Per la Roma, questo potrebbe essere il “ritorno a casa” di Giada Pellegrino Cimò.