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·20 de novembro de 2024
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L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha fatto il punto sul futuro di Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli.
Il tempo passa, la posizioni non si schiodano. Non c’è una deadline, sia chiaro. Però c’è un naturale processo di negoziazione che invita a tenersi aggiornati, a non allontanarsi troppo per non perdere la strada tracciata. E tra il Napoli e Khvicha Kvaratskhelia le cose sono chiarissime da tempo. Talmente chiare, che trovare una sintesi che accontenti tutte le parti per andare avanti insieme appare ancora oggi un’impresa tutt’altro che semplice. Perché in fondo è il gioco delle parti, perché ognuno tira l’acqua al suo mulino, cercando di restare sempre sulla strada più sicura. Il Napoli, per esempio, sa bene che tre anni fa ha pescato il famoso ago nel pagliaio, trovando un diamante in mezzo a un mare di giovani promesse. E il colpo non fu solo tecnico, ma anche economico: Kvara ancora oggi resta uno dei giocatori meno pagati della rosa azzurra, anche se è di fatto la stella della squadra, il giocatore simbolo. Quest’anno il suo stipendio netto raggiunge 1,8 milioni: fa quasi sorridere vedendo ciò che succede in giro per l’Europa con tanti giocatori privi del talento del georgiano. Ecco, anche questo punto fa parte del pacchetto rinnovo. L’agente di Kvara, Mamuka Jugeli, nell’ultimo incontro tra le parti avvenuto a fine ottobre aveva avanzato anche la richiesta di avere una specie di premio retroattivo, per aver portato Kvara a Napoli nel 2022, scegliendo il progetto azzurro rispetto ad altri. Una richiesta buttata lì, di cui – però – difficilmente si tornerà a parlare.
Anche perché da qui in avanti non sono in agenda nuovi incontri tra le parti. Il Napoli, infatti, pensa di aver fatto il massimo per accontentare il giocatore e il suo entourage, e aspetta soltanto una risposta. Altrimenti, la prossima estate ragionerà sul da farsi, sapendo bene che due top club come Psg e Barcellona si sono già mossi da tempo per corteggiare Jugeli e ottenere una corsia preferenziale per Kvara in vista della prossima estate: senza rinnovo, il Napoli potrebbe aprire alla cessione. E ieri sull’argomento è tornato a parlare il ds Giovanni Manna, dal palco del Social Football Summit 2024. Alla domanda sul rinnovo di Kvara, il dirigente del Napoli non si è tirato indietro, come sempre. “Noi vogliamo premiare quello che è il suo percorso nel Napoli perché se lo merita — ha sottolineato Manna —. Al di là del fatto che ha altri due anni di contratto, oltre a questa stagione. Noi vogliamo riconoscere a lui il premio, ma ci sono delle dinamiche extra. Noi non abbiamo pressione, non abbiamo un arco temporale per finalizzarlo. Ne abbiamo parlato, se per loro va bene si firma, se non va bene se ne riparlerà a giugno”.
Le carte, insomma, sono sul tavolo da un po’. Ed è tutto molto chiaro. La proposta del Napoli è un quinquennale a salire, partendo da 6 milioni netti (bonus compresi). Il clan georgiano vorrebbe partire da 8, ma ha aperto alla possibilità di avvicinarsi all’offerta del Napoli. L’intoppo, però, sta nella richiesta di una clausola rescissoria da 80 milioni che – ovviamente – il club azzurro non prende in considerazione. Il presidente De Laurentiis ne vuole almeno 120, in stile Osimhen. Oppure niente clausola. “Adesso però vogliamo concentrarci sul campo” ha chiosato Manna nel suo intervento. Come a dire: siamo felici di andare avanti insieme, ma non creiamo tormentoni. Il Napoli ha una missione da portare a termine, che poi è la stessa di Kvara: ritornare a giocare la Champions. Insieme, o seguendo strade diverse, si vedrà. Di sicuro il Napoli non vuole più essere meta di passaggio per nessuno. Deve essere chiaro per tutti. Anche per Kvara.
Carlo Gioia
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