Calcionews24
·26 de julho de 2025
Gasperini Roma: «Oggi buona prova, ma sul mercato siamo in ritardo; Ferguson? Mi piace, è un attaccante che sa pressare»

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·26 de julho de 2025
Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha commentato la vittoria per 1-0 sul Kaiserslautern, decisa da un guizzo di Evan Ferguson. Tra segnali positivi, giovani in campo e qualche stoccata sul mercato, il bilancio della prima uscita ufficiale dell’estate resta moderatamente ottimista.
SULLA PARTITA – «Sì, chiaramente è una partita di preparazione, ma abbiamo tenuto il campo bene. La squadra ha già una sua identità, ma è tutto migliorabile così come la condizione. Abbiamo fatto indubbiamente delle buone cose. Nel finale sono entrati tanti ragazzi ed è chiaro che nei secondi tempi, cambiando tutta la squadra, diventa un altro tipo di partita. Ma qualche indicazione da questi ragazzi c’è comunque stata».
SULLE RICHIESTE ALLA SQUADRA – «Ora l’intensità non si può chiedere, siamo solo a due settimane di lavoro con i carichi. Questa era la prima partita vera e abbiamo giocato in un ambiente difficile, c’era tanta gente e i tifosi avevano molto entusiasmo. Non si può chiedere molto su quell’aspetto, ma dobbiamo avere sempre l’ambizione di sbagliare poco quando siamo vicini all’area di rigore. Lo stop, l’ultimo passaggio e il tiro sono fondamentali e queste cose cambiano le partite. Quando siamo lì dobbiamo essere più precisi, ma siamo sulla buona strada».
SUL GOL DI FERGUSON – «Oggi non avevamo intenzione di pressare il portiere avversario. Loro giocavano molto con il portiere, noi solo qualche volta perché è dispendioso. Ferguson è un attaccante da pressing e può creare queste situazioni. Se si ruba palla così in alto è chiaro che si hanno possibilità di fare gol».
SUL RUOLO DELL’ATTACCANTE IRLANDESE – «Dobbiamo conoscerlo e sfruttarlo in profondità, in alcune situazioni potevamo cercarlo di più. Dobbiamo abituarci a far giocare un po’ di più la punta, ma questo fa parte delle cose a cui cerco di rimediare durante la partita».
SUL MERCATO – «Wesley sbarca domani ma poi riparte, quindi passerà del tempo…».
SUI RINFORZI MANCANTI – «Non lo so, ditelo voi stavolta (ride, ndr). Io faccio la conta da maggio, da quando è finita la stagione, e si fa in fretta».
SU QUANTI GIOCATORI SERVANO ANCORA – «Questo non è un alibi, questa è la fotografia. E noi non possiamo essere ipocriti. In questo momento basta prendere chi è andato via e chi è assente… L’aritmetica non è un’opinione, basta contare (ride, ndr). Gli allenatori vogliono sempre le cose fatte, perché sennò la preparazione che la facciamo a fare se mezza squadra va via? Questo riguarda tutti, ma di fatto è così. Io spero che quello che abbiamo nella testa si possa realizzare. So che ci vuole più di un mese, ma non so quando perché i tempi del mercato non sono mai quelli degli allenatori. Sarebbe bello realizzare quello che io e la società abbiamo nella testa».