Cagliarinews24
·21 de julho de 2025
Gallego (Coll. Pisacane): «Vi spiego come lavoriamo con Fabio. A Cagliari si respira senso di appartenenza»

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·21 de julho de 2025
Alberto Gallego Lancuentra è uno dei collaboratori tecnici del nuovo allenatore del Cagliari Fabio Pisacane. Oggi ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali del club per parlare del suo percorso, del rapporto con il tecnico campani e di tanto altro ancora. Le sue parole:
IDEALI TATTICI – «Vogliamo che tutti tocchino la palla. Non è magari prettamente la tradizione italiana, ma è un’idea moderna, che richiede tempo, lavoro, pazienza. Un processo quotidiano che abbiamo abbracciato sin dal primo giorno. Stiamo provando a costruire qualcosa. E il bello è che l’idea è condivisa: è qui che nasce la forza del progetto».
ENTUSIASMO E LAVORO, IL GRUPPO RISPONDE – «Tanti ragazzi hanno già interiorizzato il pensiero del mister. C’è entusiasmo, fiducia. Il gruppo è ricettivo e curioso. Ed è bello lavorare così, con questa mentalità aperta».L’ARRIVO IN SARDEGNA – «Ero in contatto con alcune realtà dell’Arabia Saudita, stavo valutando diverse opportunità. Poi con Fabio abbiamo iniziato a parlare di calcio. Ci siamo capiti subito, le nostre idee si sono incontrate. Da lì è nata una bella relazione e l’opportunità di venire a Cagliari. Mi sento fortunato ad essere qui».
LA CARRIERA E L’ESPERIENZA – «Ho mosso i primi passi con Paco Jémez al Rayo Vallecano, l’idea di gioco che ho oggi è nata in Spagna e si è evoluta attraverso le mie esperienze negli Stati Uniti e in Grecia che mi hanno dato tanto. Oggi arrivo in Italia in un momento molto importante della mia carriera. So cosa voglio trasmettere, ho grande voglia ed entusiasmo».UNO STAFF UNITO, UN’ENERGIA POSITIVA – «C’è una grande coesione. L’esperienza di Giacomo Murelli e Luca Bucci, l’empatia che si è creata con chi già conosceva Fabio. Tutto questo crea un ambiente ideale per lavorare. Siamo compatti, vicini, uniti da una visione comune. E poi serve coraggio, quando hai la palla tra i piedi. Ce lo ripetiamo ogni giorno».FUORI DAL CAMPO: LA MUSICA – «Tutto è nato per caso: mia madre inviò una cassetta al Festival di Benidorm. Non avevo mai cantato davanti ad un pubblico. È stata un’esperienza unica, che mi ha aiutato a crescere, a trovare il coraggio, a prendermi delle responsabilità anche nel mondo del calcio, il mio mondo. Credo che ogni esperienza che ti mette alla prova ti renda più forte, in ogni ambito».SENSO DI APPARTENENZA E IDENTITÀ – «Il senso di appartenenza lo conosco bene: da catalano so cosa significa rappresentare una terra nel più ampio significato. E a Cagliari questo si respira intensamente. La squadra rappresenta l’Isola, la sua gente che vive lì e nel mondo. Questo legame speciale può davvero fare la differenza. Ti spinge, ti dà forza, ti ricorda ogni giorno perché fai questo mestiere, è un sostegno che poche squadre possono vantare».