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Emanuele Garbato·22 de setembro de 2024
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Emanuele Garbato·22 de setembro de 2024
Il Milan si rilancia vincendo a sorpresa ma con pieno merito il derby contro l’Inter per 2-1
Sul finire dei 90 minuti il Milan torna con ampio merito in vantaggio. Matteo Gabbia, scelto da Fonseca al posto di Pavlovic e autore di una gara sontuosa, svetta a centro area sfruttando il cross perfetto di Reijnders. Estasi rossonera, 2-1 importantissimo.
Milan in crescita eclatante, soprattutto in campo aperto. Abraham è protagonista in due occasioni clamorose: nella prima dà palla a Leao che da ottima posizione non riesce a superare Sommer, nella seconda è lui a esplodere il diagonale da pochi metri che sibila a lato del palo. Due imprecisioni molto gravi, che rischiano di pesare.
Gran parata dopo meno di un minuto della ripresa di Yann Sommer, che risponde al colpo di testa di Leao armato da un ottimo cross in scivolata di Emerson Royal. Il portiere svizzero salva la situazione smanacciando.
Pochi secondi dopo lo svizzero però commette un grave errore sbagliando lo stop. In spaccata gli riesce il disimpegno, ma sullo slancio colpisce Abraham che accusa il colpo. Dopo il check VAR l’arbitro Mariani fa continuare, la scelta è approvata da Marelli.
Sfida tra compagni di Nazionale al 41′: altra sponda illuminata di Lautaro, Thuram finge di aspettare e poi incrocia la conclusione sul secondo palo. Maignan si distende e con un grande intervento evita il ribaltamento del risultato.
Poco prima della mezz’ora l’Inter trova il pari in un momento non semplice della gara. Azione splendida sull’asse Barella-Dimarco-Lautaro, col Toro che con un assist meraviglioso trova il corridoio per l’inserimento laterale di Dimarco che chiude il lungo 1-2 e batte Maignan con un grandissimo diagonale. Pessimo lavoro difensivo di Rafa Leao, fuori posizione sul gol.
Alvaro Morata dopo appena 5 minuti ha la prima chance calciando di prima intenzione da dentro l’area ma senza trovare angolo. Sommer è impreciso nella respinta, ma riesce comunque ad alzare sopra la traversa. Dopo 10 minuti Pulisic sblocca la partita con un gol incredibile: Mkhitaryan sbaglia lo stop ai 35 metri, lo statunitense gli ruba palla e con una serpentina entra in area e batte Sommer. Rete veramente d’autore.
Check del VAR, che alla fine convalida. Il dubbio era legato al primo controllo di Pulisic, ancora una volta tra spalla e braccio dopo i fatti di Genova un anno fa. Marelli concorda con la scelta, sottolineando come l’area geografica stando a quello che si vede dalle inquadratura sia la spalla.