Calcio e Finanza
·25 de março de 2025
Flaminio, Roma Nuoto ricorre al TAR per l’ok finale

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·25 de março de 2025
Dopo gli annunci dei giorni scorsi, nella giornata di ieri, Roma Nuoto ha depositato il ricorso al TAR del Lazio in merito al comportamento del Comune di Roma per quanto riguarda la questione relativa allo stadio Flaminio.
Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, nel documento, per un totale di una quindicina di pagine, viene ripercorsa tutta la vicenda: dai primi atti di fine 2020, fino alla sentenza dello stesso TAR che, nel 2024, ha obbligato il Comune a riaprire la conferenza di servizi. Questa si è conclusa il 19 dicembre scorso con parere favorevole (con prescrizioni). Da allora, nonostante alcuni solleciti e diffide, il Comune non si è ancora pronunciato sul pubblico interesse e, il 10 marzo scorso, è intervenuta l’Anac che ha chiarito come prima il Comune dovrà decidere se dare o meno il pubblico interesse a Roma Nuoto e solo dopo, qualora sia stato negato, potrà aprire il dossier del progetto della Lazio, che intanto ha presentato il suo piano per mano del patron Claudio Lotito.
Nel ricorso, Roma Nuoto scrive nero su bianco che risulta «francamente inaccettabile che Roma Capitale, in considerazione dell’esito favorevole della Conferenza di Servizi preliminare che ha definitivamente sancito la piena fattibilità tecnico-economica del progetto in conformità con tutti i pareri espressi nel procedimento, possa continuare, per ragioni altamente sviate e di tipo meramente “politico”, dall’astenersi dall’assumere una decisione finale sul progetto medesimo». Infine, nel ricorso, Roma Nuoto chiede al TAR di dichiarare illegittimo il silenzio del Comune e di nominare un commissario ad acta per chiudere la questione.
Nessuna risposta ufficiale dal Comune di Roma in merito, anche se fanno sapere fonti del Campidoglio che c’è sempre stato «massimo rispetto del progetto» di Roma Nuoto ribadendo ancora una volta che «nei prossimi giorni la Giunta si esprimerà nel merito del progetto nel pieno interesse della città».