Inter News 24
·10 de junho de 2025
Flachi: «Inter, con Chivu puoi rialzarti. Ecco perché credo in lui, mentre per la Nazionale dico…» – ESCLUSIVA

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·10 de junho de 2025
Francesco Flachi non usa giri di parole. Arriva dritto al punto esattamente come, qualche anno or sono, superava le difese avversarie per siglare dozzine di gol. Lo fa oggi con le sue dichiarazioni rilasciate in esclusiva per le colonne di InterNews24, che si parli della recente finale di Champions League persa dall’Inter contro il PSG, l’addio di Simone Inzaghi dal club meneghino o l’esonero di Luciano Spalletti dalla Nazionale. La sua intervista:
Buongiorno Francesco Flachi, iniziamo dalla recente sconfitta dell’Inter in Champions League. Sorpreso da un parziale così amaro?
«Cinque a zero sì, mi ha sorpreso, è stato pesante. Ripensando anche alla partita che aveva fatto con il Barcellona era difficile per l’Inter ipotizzare di subire ben cinque gol. Secondo me sono arrivati stanchi. Penso che questo abbia causato dei problemi a livello di concentrazione, mentre il Paris si vedeva come fosse più lucido e brillante. E’ vero che quello francese è un campionato meno prestante di quello italiano e che hanno potuto gestire meglio le risorse avendo vinto molto prima il torneo, ma poi c’è anche la qualità del singolo. In quella partita lì è stata determinante»
Da ex calciatore, come ci si rialza dopo un ko del genere?
«A me è capitato anche di peggio: ho perso 8-2 con la Fiorentina (ride, ndr). Però sai, un conto è il campionato dove poi puoi rifarti, un altro la finale di Champions che non capita sempre. Dunque la delusione è normale. Io non so cosa succederà adesso all’Inter, ma sicuramente qualcosa cambierà. Qualcosa di diverso me lo aspetto».
A proposito di cambiamenti, Chivu prende il posto di Inzaghi. Un nuovo Inizio?
«Secondo me sì, era anche giusto cambiare a questo punto. Poi quando un allenatore decide di andare via evidentemente ha visto qualcosa che giustamente gli ha fatto prendere questa decisione. Quindi sì, penso che sia giusto. L’Inter sappiamo la qualità che ha…trovare nuove motivazioni può essere anche un vantaggio. Forse era anche giusto scrollarsi una stagione dove hai perso la Champions, la Coppa Italia e il Campionato. Era arrivato il momento giusto credo, altrimenti non è facile anche a livello mentale no? Penso che l’Inter e Inzaghi abbiano fatto la scelta giusta, per trovare nuove motivazioni e soprattutto anche per i giocatori per provare a fare qualcosa di diverso siccome ogni allenatore ha poi il suo metodo».
Crede che Chivu sia pronto per la consacrazione? O rischia di essere un passo troppo grande dopo il Parma?
«Mah…io penso che Chivu per la carriera che ha fatto (ha militato nell’Inter e allenato le giovanili, ndr) sia avvantaggiato. Poi se vai a vedere nel calcio di oggi tante società scommettono su situazioni simili. Quindi se una società come l’Inter ha fatto una scelta simile vuol dire che conosce il suo valore. Evidentemente anche nell’esperienza a Parma dove l’ha salvato il club ha intravisto qualcosa di buono!»
Passiamo dal nerazzurro al solo azzurro. Stupito dall’esonero di Luciano Spalletti?
«Non me lo aspettavo, credevo che Spalletti nell’ultimo periodo avesse riportato un po’ d’entusiasmo. Erano arrivate delle ottime prestazioni e questo risultato con la Norvegia è pesante. Io penso che a livello mentale arriviamo un po’ scarichi. Si vede che gli altri giocatori, le altre Nazioni, hanno una mentalità diversa dalla nostra. Dopo dunque possono arrivare questi risultati»
Dunque su chi punta per la panchina dell’Italia?
«Io penso che Ranieri sia la persona giusta. Perché tante volte per fare l’allenatore bisogna anche essere dei gestori. E Ranieri, oltre a essere un grande allenatore, è diventato un grande a gestire i valori umani, i rapporti coi calciatori e farli rendere tutti. E quindi penso che sia la persona giusta per l’Italia. L’Italia non credo che dovrebbe rischiare prendendo un giovane, serve una persona che prima educhi i giovani. Che riesca col suo modo di allenare, il suo modo di essere, ad entrare nella testa dei giocatori».
Si ringrazia Francesco Flachi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.