«Firmai per la Lazio poi ebbi paura di quella cosa…». Le parole di un grande ex biancoceleste stupiscono tutti! | OneFootball

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·15 de julho de 2025

«Firmai per la Lazio poi ebbi paura di quella cosa…». Le parole di un grande ex biancoceleste stupiscono tutti!

Imagem do artigo:«Firmai per la Lazio poi ebbi paura di quella cosa…». Le parole di un grande ex biancoceleste stupiscono tutti!

Kike Acuña e il rimpianto Lazio: «Avevo firmato, ma rinunciai per paura della Serie B». Le parole

Certe occasioni, una volta perse, continuano a tornare nei pensieri dei protagonisti. È il caso di Jorge «Kike» Acuña, ex centrocampista cileno, che a quasi vent’anni di distanza torna a parlare della trattativa sfumata con la Lazio nel 2006. Un’opportunità concreta, confermata da un precontratto firmato, poi naufragata a causa delle turbolenze di Calciopoli.

All’epoca Acuña vestiva la maglia del Feyenoord e sembrava pronto al grande salto in Serie A. Il suo approdo alla Lazio era cosa fatta, ma lo scandalo che travolse il calcio italiano mise tutto in discussione. Fu lui stesso, nel 2020, a raccontarlo ai microfoni di 24 Horas Deportes: «Avevo firmato con la Lazio, ero entusiasta. La Serie A era un campionato ideale per me. Ma poi scoppiò Calciopoli, e la Lazio rischiava la retrocessione. Non volevo arrivare in Italia per lottare per salire in A. Così decisi di non partire. E sapete com’è andata? Una settimana dopo retrocesse solo la Juventus».


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Quella rinuncia è rimasta nella memoria del giocatore, che oggi, nel 2025, ha appeso gli scarpini al chiodo e intrapreso la carriera da allenatore in Cile. Intervistato da Redgol.cl, Acuña è tornato sull’episodio con parole ancora più dirette: «Mi dispiace non aver giocato in Italia. Ho annullato il mio precontratto con la Lazio, e me ne pento. Credo che per il mio stile sarebbe stato un passo perfetto. La Lazio è una grande squadra, e per me sarebbe stata una vetrina importante».

Acuña, che ammirava la Lazio anche per la presenza passata del connazionale Marcelo Salas, ha sempre considerato il club romano una realtà affascinante, capace di valorizzare i giocatori sudamericani. L’ex centrocampista, pur non avendo mai indossato la maglia biancoceleste, continua a parlarne con stima e nostalgia.

«La mia carriera è stata comunque soddisfacente – ha aggiunto – ho vissuto anni bellissimi in Europa e ho vinto trofei con il Feyenoord. Ma dire di no alla Lazio è qualcosa che ancora oggi pesa».

Una storia che unisce rimpianto e consapevolezza, e che conferma come la Lazio, anche fuori dai confini italiani, continui a rappresentare una tappa ambita per molti talenti.

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