Inter News 24
·02 de julho de 2025
Fabio Capello a GdS: «L’Inter si è sopravvalutata. Caso Lautaro Calhanoglu? Io penso che…»

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·02 de julho de 2025
In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha approfondito le tematiche relative al mondo Inter. Di seguito le sue parole.
IL PERCORSO – «Anche io ho giocato finali senza riuscire ad alzare la coppa, nel calcio capita ed è giusto così, ti aiuta a formarti. Ma alla fine ciò che conta è sempre la bacheca, e quella dell’Inter quest’anno è rimasta vuota. Marotta muove i conti, e sono sempre ottimi, così come gran parte delle prestazioni, ma ho l’impressione che la squadra si sia un po’ sopravvalutata».
STANCHEZZA – «Al Mondiale credo che sia stata determinante. Il Fluminense ha avuto maggiore freschezza, agilità, anche fortuna, perché l’Inter ha colpito due legni e ha creato moltissimo. I giocatori erano stanchi di gambe e di testa. Non è un alibi, ma un fatto. In fondo, le 63 partite dell’anno pesano. Volevano passare il turno a tutti i costi, ma erano palesemente stanchi».
INTER DI CHIVU – «Ho visto alcuni giocatori impegnarsi alla grande, come Barella o Lautaro, ma anche un cambio di mentalità. Qualcosa di diverso. Mi riferisco ai giovani come Pio Esposito o Carboni, ma anche a Sucic. Il più interessante dei nuovi. Anche se queste partite non fanno molto testo: il caldo umido ha influito parecchio ed è stato decisivo. I brasiliani, ad esempio, erano più abituati. Le condizioni atmosferiche hanno alimentato la stanchezza».
PIO ESPOSITO – «L’ho detto e lo ribadisco ancora: è giovane, forte e italiano. L’Inter fa bene a tenerlo».
CASO LAUTARO CALHANOGLU – «Queste dinamiche dovrebbero essere risolte negli spogliatoi. Lautaro ha parlato da capitano, com’è giusto che sia, ma quando metti nel mirino un compagno che non è presente in quel momento, allora secondo me non va bene. I problemi vanno sempre risolti faccia a faccia. È l’unica soluzione».
CALHANOGLU – «È il Rodri dell’Inter. Un faro, un giocatore indispensabile per il gioco nerazzurro. Fa parte di quei perni con cui far girare la squadra. È logico che non sarà facile, in caso, sostituire uno come lui».
OBIETTIVO EDERSON – «Nessuno mette in dubbio le sue qualità, ma riparliamone quando sarà una cosa concreta».