Calcionews24
·30 de maio de 2025
Disfattismo post Gasperini? Il carro Atalanta lo si spinge tutti insieme tra fiducia e responsabilità (e non solo nelle vittorie)

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·30 de maio de 2025
Il futuro di Gasperini ha spaccato come non mai l’intera critica atalantina: c’è chi pensa che sia giusto cambiare percorso e chi invece preme per il concetto “Gasp a vita”.
Fino a qui nulla di trascendentale, il bello della democrazia calcistica nerazzurra, fino a quando ci si scorda che prima dei giocatori, dei dirigenti e ovviamente anche dei tecnici (di cui l’ultimo il migliore nella storia orbica) c’è l’Atalanta Bergamasca Calcio: unico bene superiore dove non si dipende mai da un singolo bensì dal collettivo.
Abbonamenti stracciati, grida contro la società e al ritorno alla mediocrità (al 27 di maggio dove non si sa neanche chi si prenderà e chi andrà via?) con tanto di parole “Niente Gasperini! Niente abbonamento!”. Una roba fuori dal mondo e totalmente incoerente su cosa voglia dire essere parte dell’Atalanta.
Il bigottismo di professarsi atalantini per poi abbandonare lo stadio a 15 minuti dalla fine in caso di sconfitta; decantare (giustamente) le lodi di Gasperini ma infangare una società (che ha salvato l’Atalanta dal fallimento e costruito delle basi solide) dove senza di essa Gian Piero non avrebbe raggiunto determinati risultati; parlare di “fede oltre il risultato” per poi attaccarsi ai nomi piuttosto che alla maglia, e infine salire sul carro dei vincitori quando 9 anni fa dopo la sfida contro il Palermo nel 2016 si contestava quell’allenatore che ad oggi è considerato come Dio.
Ovviamente fare qualunquismo sarebbe poco oggettivo considerando che i veri tifosi dell’Atalanta sono la maggioranza, in buona fede e che sosterranno la squadra. Va sempre tutto bene? No, il diritto alla critica deve esserci, infangare tutto e non rispondere “presente” solo per determinate scelte è inaccettabile.
Sarà difficile? Non è mai stata una passeggiata. Ci saranno dei momenti delicati? Mai esenti da ciò. Quello che conterà sarà l’unione di tutti e fiducia su chi porterà nel cuore quello stemma con responsabilità e professionalità.
Nessuno sarà esente da giudizi, ma con o senza Gasperini la musica non cambia: il carro lo si spinge tutti insieme (e chissà quanti si riavvicineranno se le cose dovessero andare bene), altrimenti è inutile parlare di patriottismo solo quando si alzano trofei. Il sostegno non si basa sui nomi, ma sull’eterno attaccamento all’A.B.C: Atalanta Bergamasca Calcio.