
Zerocinquantuno
·30 de junho de 2025
Di Vaio: “Napoli lontano dalle nostre valutazioni di Beukema e Ndoye, li aspettiamo in ritiro. Per Immobile non è così facile, vedremo nei prossimi giorni”

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·30 de junho de 2025
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Presente all’evento Colpi da Maestro, svoltosi oggi al Grand Hotel di Rimini in occasione della cerimonia d’apertura della sessione estiva di calciomercato, Marco Di Vaio ha ricevuto il premio come miglior direttore sportivo della stagione 2024-2025 ed è stato intervistato, parlando a 360 gradi di sé, del Bologna e del calcio italiano. Qui di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
Nei libri di storia – «Alzare un trofeo col Bologna dopo tanto tempo è stato bellissimo, e farlo da dirigente ancora di più perché comprendi le difficoltà che ci sono dietro. È stata la vittoria della città, ancora oggi è incredibile rivedere certe immagini. Ci siamo regalati un sogno enorme, vincere è stato motivo di orgoglio e questo premio va condiviso con tutta la società, la squadra e il mister».
Un ciclo Italiano – «Avere continuità è un grande vantaggio, ora conosciamo meglio le idee di Vincenzo e il modo in cui gestisce lo spogliatoio. Ci siamo mossi in fretta, prevedendo ciò che stava succedendo in Serie A: non abbiamo mai avuto paura di perderlo, la volontà comune era di continuare insieme e c’è stato qualche giorno di chiacchiere sempre positive e propositive per capire se andare avanti due o tre anni, ragionando sulla programmazione».
Tra passato e presente – «Un rimpianto di mercato è legato a Jashari (oggi nel mirino del Milan, ndr), due stagioni fa potevamo prenderlo dal Lucerna e ci siamo trovati contro una società che dieci-venti anni fa non sarebbe mai potuta essere una concorrente, il Club Brugge. L’orgoglio maggiore sta nell’aver aver creato un ambiente in cui tutti remano dalla stessa parte e nel poter dare continuità alle scelte, specie dal punto di vista degli ideali di chi lavora al Bologna: questo permette di creare un’anima dentro al club».
Beukema e Ndoye, fin troppe chiacchiere – «Non c’è niente di nuovo, sono nostri giocatori e non sono vicini al Napoli. Sappiamo del loro interessamento, ne abbiamo parlato con gli azzurri ma siamo ancora lontani dalle valutazioni che ne facciamo, quindi andiamo avanti con la nostra programmazione e i nostri ragazzi: fra dieci giorni inizia il ritiro e se non ci saranno colpi di scena li aspettiamo entrambi per l’avvio della stagione».
Immobile, manca ancora qualcosa – «Bologna è un posto davvero speciale per questo tipo di calciatori, e io lo so bene. Ciro ha manifestato la volontà di entrare nel nostro gruppo ma non è così semplice perché bisogna confrontarsi con la sua società attuale (il Besiktas, ndr). Non è una trattativa facile, nei prossimi giorni vedremo se ci sarà la possibilità di concretizzarla».
Profili per la difesa – «Finché eventualmente non ci saranno uscite, parliamo solo di idee: stiamo sondando il mercato per farci trovare preparati, comunque Viti (oggetto della domanda, ndr) lo conosciamo da diverso tempo perché si è messo in luce nel recente passato. Al momento siamo concentrati sul capire come possiamo rinforzare in modo adeguato la squadra, il resto lo vedremo via via sul mercato».
Riflettori su Castro – «Per lui ci sono stati apprezzamenti ma mai conversazioni ufficiali con altri club. ‘Santi’ è un ragazzo giovane e deve concentrarsi sulla prossima stagione perché sarà molto importante: fin qui ha fatto intravedere le sue potenzialità e il suo valore, ma è ancora in una fase di crescita. Ci aspettiamo tanto da lui, deve riconfermarsi e migliorare come fanno i grandi giocatori».
Orsolini autentica bandiera – «Riccardo ha espresso più volte la volontà di continuare con noi, e siamo felicissimi di questo perché è il giocatore che è con noi da più anni e quello che rappresenta meglio il club sul piano tecnico e umano. Stiamo pensando di andare avanti a lungo con lui ed eventualmente prolungargli il contratto».