Cremonese, Stroppa: “Poca personalità, meglio quando più sporchi. Perdiamo terreno, ma siamo mentalizzati” | OneFootball

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·06 de outubro de 2024

Cremonese, Stroppa: “Poca personalità, meglio quando più sporchi. Perdiamo terreno, ma siamo mentalizzati”

Imagem do artigo:Cremonese, Stroppa: “Poca personalità, meglio quando più sporchi. Perdiamo terreno, ma siamo mentalizzati”

L’allenatore della Cremonese Giovanni Stroppa ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato 1-1 contro il Bari.

Ecco le dichiarazioni, raccolte da CuoreGrigiorosso.com:


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Avevi chiesto di avere un approccio caratteriale diverso rispetto a lunedì, ma non è accaduto. Cos’è accaduto?«Primo tempo di poca personalità, poco spessore nel fare le cose. Sembravamo ad aspettare un qualcosa, un evento che poteva darci coraggio, ma nulla è stato fatto per portarlo dalla nostra. Preso il gol, abbiamo avuto una reazione nella finale di tempo; meglio la Cremo del secondo, più “sporca”, di cuore. Prestazione non positiva sotto l’aspetto caratteriale».Formazione diversa dalle solite: Pickel non ha funzionato in regia, gli esterni hanno faticato. È mancato qualcuno che accendeva la luce? Abbiamo visto una squadra sfiduciata.«Sono d’accordo, Pickel però ha giocato fuori posizione e nonostante quello ha fatto la sua partita con piglio e carattere. La squadra ha faticato a gestire la palla, ma non per Pickel; nella ripresa ho messo più presenza davanti per togliere, dall’ingombro mentale, le stesse cose che stavamo facendo. Non è stata una bella Cremo, ma l’inerzia è stata diversa».

Ora c’è la sosta. Ci sono cose su cui bisogna lavorare. Il lavoro a questo punto è più mentale o tecnico-tattico per trovare nuove soluzioni sul campo per fare male agli avversari?«Entrambe le cose, entrambe le cose. La differenza lo fanno la volontà di fare le cose, la caparbietà, il piglio… non mi spiego la mancata voglia di fare qualcosa di illuminante. L’ambiente è eccezionale, non voglio credere che qualcuno abbia paura di giocare in contesto così. Ora ci sono due settimane in cui abbiamo l’opportunità di fare cose nuove, magari anche con giocatori diversi». De Luca meglio con un attaccante al suo fianco.«Nella ripresa giocavamo in modo più diretto verso di lui, avevamo più presenza. Avevamo l’occasione per portare più avanti la squadra, non l’abbiamo però fatto nel modo giusto. Con De Luca davanti e un Nasti a fianco, nella ripresa abbiamo dato più campo per quello che volevamo fare».Il tempo di fare un piccolo bilancio, che non è positivo fin qui. Si sente tranquillo nella sua posizione?«Non dovete fare a me questa domanda, dovrà rispondere la società. Io resto con la testa bassa e la voglia di lavorare. So che con questa squadra posso togliermi soddisfazioni. Chiaro che la sconfitta di Brescia e il pari di oggi ci fanno perdere terreno, ma io mi porto dentro il modo in cui la squadra è mentalizzata. Mi dispiace, da uomo e da allenatore, questa situazione: io voglio solo lavorare e mettere la testa sul futuro al 100%».

Castagnetti e Johnsen possono essere recuperati dopo la sosta?«Johnsen non lo so per il colpo alla costola ricevuto a Brescia, Castagnetti credo di sì».

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