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·28 de abril de 2025

Corsa scudetto, Conte fa miracoli, l’Inter si spegne sul più bello: gli errori del club e di Inzaghi

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Il Napoli non ha ancora cucito lo scudetto sulle maglie, ma ormai ha le mani saldamente sul trofeo, scrive Gazzetta. In soli otto giorni, l’Inter ha perso tutto il vantaggio costruito: due sconfitte contro Bologna e Roma, mentre gli azzurri hanno fatto bottino pieno contro Monza e Torino. Antonio Conte, che era a -3 da Inzaghi, ora guida con tre punti di vantaggio.

Corsa scudetto, Conte fa miracoli, l’Inter si spegne sul più bello: gli errori del club e di Inzaghi

Non è finita, mancano ancora quattro giornate, ma la sensazione è che il sorpasso abbia un peso decisivo. Non solo per la nuova classifica, che consente al Napoli un pareggio di margine, ma anche per lo stato di forma delle due squadre: brillante, feroce e convinto il Napoli; scarica e svuotata l’Inter, apparsa stanca sia fisicamente che mentalmente.


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Un parallelo doloroso per i tifosi nerazzurri: come nel 2022, quando un errore a Bologna (il famoso “caso Radu”) spense la corsa scudetto contro il Milan, anche stavolta la fatale sconfitta arriva il 27 aprile. Una data che torna come una maledizione.

Gli errori dell’Inter e di Inzaghi

Com’è possibile che la squadra migliore della stagione sia crollata nel momento decisivo? Alcune scelte sbagliate della società hanno avuto un peso: l’attaccante affidabile che doveva supportare Lautaro e Thuram non è mai arrivato. Taremi, l’acquisto individuato per risolvere il problema dei gol, si è rivelato inadeguato.

Anche Inzaghi ha le sue responsabilità. Bravissimo nel portare l’Inter in lotta su tutti i fronti, è arrivato a maggio con una squadra stremata. I migliori, da Barella a Calhanoglu, sembrano senza energie. Gli infortuni di Dumfries e Thuram hanno complicato la situazione, ma tutte le grandi squadre affrontano problemi simili. Basti pensare al Bayern Monaco o al Barcellona, che pur tra mille difficoltà continuano a lottare su più fronti.

C’è stato un errore nella gestione fisica del gruppo? Forse. Il turnover è stato insufficiente? Probabile. Il rischio ora è di rimanere senza titoli dopo essere stati protagonisti in tutte le competizioni, un fallimento che impone riflessioni profonde.

Conte valore aggiunto

Al contrario, Antonio Conte ha saputo rilanciare un Napoli non certo ricco di alternative. Pur con una rosa inferiore e meno impegni stagionali (37 partite contro le 52 dell’Inter), il tecnico pugliese ha estratto il massimo da ogni elemento, anche da giocatori come Juan Jesus, Mazzocchi e Ngonge, che difficilmente troverebbero spazio nell’Inter.

Come sempre nella sua carriera, Conte ha dimostrato di essere un formidabile moltiplicatore di rendimento, anche se a costo di rapporti logoranti nel medio termine. Per ora, però, la sua mano sullo scudetto è più ferma che mai.

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