Inter News 24
·26 de maio de 2025
Conferenza stampa Thuram pre PSG Inter: «Dopo Como ero triste ma lo scudetto fa parte del passato. Sabato per me sarà speciale»

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·26 de maio de 2025
La conferenza stampa di Marcus Thuram: queste le parole dell’attaccante nerazzurro (in compagnia di Matteo Darmian) in occasione del media day dedicato alla finale di Champions League di sabato 31 maggio a Monaco di Baviera contro il PSG. La conferenza avrà inizio alle ore 14.30, noi di InterNews24 la seguiremo live.
CHE FINALE E’ A LIVELLO PERSONALE? – «Una partita speciale. Una finale di Champions, per me anche di più perché gioco contro la squadra della città in cui sono cresciuto, a Parigi, contro giocatori che conosco da tanto. Sarà una bella partita e speriamo di vincerla».
DOPO COMO ERO SERIO ED ARRABBIATO. QUESTA RABBIA ME LA PORTERO’ DIETRO IN FINALE? COME LA STIAMO VIVENDO IN FAMIGLIA? – «Dopo Como più che arrabbiato ero triste. So che abbiamo perso uno scudetto che potevamo vincere, ma tutto questo è dietro di me. Adesso cominciamo una settimana importante. Per papà, speriamo che gli spiegherò (ride, ndr)».
IL RAPPORTO SPECIALE CHE HO CON LAUTARO – «Il fatto di giocare accanto a un giocatore come lui rende tutto molto facile. E’ il nostro capitano e il nostro leader. Mi ha aiutato tanto da quando sono arrivato. Poter condividere il campo con lui è un privilegio, così come con Correa, Arnautovic e Taremi».
QUESTA LA MIA STAGIONE MIGLIORE MA C’E’ STATA UNA DIFFERENZA TRA LA PRIMA E LA SECONDA PARTE. HANNO INCISO I PROBLEMI FISICI O C’E’ DELL’ALTRO? – «No, il rendimento non è stato buono come la prima parte di stagione. L’importante è che l’Inter vinca e lo ha fatto, è in finale di Champions League e ha ancora 90 minuti da giocare, forse un po’ di più, per vincere un grande trofeo».
3 ANNI FA LA FINALE DEL MONDIALE, CI SONO DIFFERENZE A LIVELLO DI EMOZIONI E DI PREPARAZIONE? – «Il Mondiale è molto più veloce, sono partite vicine, capisci velocemente che arriverai in finale. Con l’Inter è stato un percorso molto più lungo, forse anche più duro perché c’è l’andata e il ritorno. C’è l’ultimo step da fare sabato e speriamo di farlo alla grande».
PER PREPARARE UNA PARTITA DEL GENERE BISOGNA DIMENTICARE COSA E’ APPENA SUCCESSO O DEVE DIVENTARE BENZINA? – «Penso che devi fare un mix di tutte e due. Hai imparato tante cose durante questa stagione, ma non ti deve pesare emozionalmente quando cominci la partita. Devi cominciare la partita con leggerezza ma anche ricordati cosa hai fatto bene e cosa male per aiutarti durante la partita».
IL RUOLO DI ARNAUTOVIC PER LA SQUADRA, SIA DENTRO CHE FUORI DAL CAMPO – «E’ un uomo spogliatoio, ci aiuta. Quando un giocatore è un po’ giù lo va ad aiutare. Ci ha dato una grande mano anche sul campo, quando io Lauti eravamo infortunati ha fatto tanti gol importanti questa stagione, anche in Coppa Italia. Per me è un fratello. Ha giocato tanti anni qua, ha vinto il Triplete, è una figura importante per la mia crescita».
COME STO FISICAMENTE E MENTALMENTE? IL PSG IN FINALE E’ UNA SORPRESA? – «Lo scudetto fa parte del passato, sappiamo chi sono i campioni d’Italia e gli facciamo i complimenti, adesso ci rivolgiamo ad un obiettivo molto chiaro, la finale di sabato. Il PSG in finale per me non è una sorpresa. Li conosciamo bene, hanno una grande allenatore e sono una delle migliori squadre in Europa oggi».
SE HO CHIESTO CONSIGLI AGLI ITALIANI SU COME SFRUTTARE I PUNTI DEBOLI DI DONNARUMMA? – «No, consigli non ne ho chiesti, forse questa settimana lo farà. E’ un portiere incredibile, ha cominciato molto giovane a giocare col Milan e adesso fa cose grandissime col PSG. E’ uno dei migliori al mondo».
I CONSIGLI DI PAPA’ LILIAN PER LA FINALE – «Mi parla prima di ogni giorno, non solo prima delle finali. Un padre molto presente che mi dà consigli».
QUANTO E’ SPECIALE SFIDARE IL PSG PER ME? – «E’ molto speciale, come ho detto prima. La squadra della città dove sono cresciuto, contro compagni che ho in nazionale, sarà una bella partita».
SE I COMPAGNI MI HANNO TRASMESSO QUESTO SENSO DI RINVICITA DOPO ISTANBUL? – «Non penso che sia una rivincita. Prima perché non giochiamo contro il City, poi perché è una nuova competizione, due anni dopo. Dobbiamo giocare questa finale senza troppa pressione e senza pensare alla finale di due anni fa».