Calcionews24
·24 de julho de 2025
Conferenza stampa Sarri: «Blocco del mercato? Ho pensato che il presidente mi avesse fregato! Ecco cosa significa essere laziali…»

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·24 de julho de 2025
Dopo sedici mesi dall’addio, Maurizio Sarri fa ritorno alla guida della Lazio. L’ex tecnico di Napoli, Juventus e Chelsea — noto per il suo calcio verticale e il suo rigore tattico — aveva lasciato il club nel marzo 2024 dopo una sconfitta casalinga contro l’Udinese, momento che aveva rappresentato il culmine di tensioni interne e di un rendimento altalenante.
PERCORSO – «Il percorso lo ha descritto perfettamente il presidente, le problematiche esterne sono state superiori a quelle lavorative e quindi era giusto fermarsi. Ora siamo pronti a ripartire e lo dobbiamo fare come ho detto dal primo giorno ai ragazzi, o si usano degli alibi o si usano queste problematiche come motivazioni. Dobbiamo fare dei miglioramenti, siamo reduci da due settimi posti e non possiamo migliorare tramite il mercato, dobbiamo lottare tutti i giorni per gli altri miglioramenti, ovvero quelli relativi alla crescita dei singoli. Ho detto che la Lazialità ti invade e lo dimostrano ancora una volta, i tifosi si incazzano ma poi ancora una volta sono lì. Questo significa essere laziali e questo è uno dei motivi per cui sono tornato qui»
PRIMO PENSIERO DEL RITORNO E MERCATO BLOCCATO – «Ho pensato che il presidente mi avesse fregato (ride, ndr). Avevo già preso la decisione di tornare, lasciare per le difficoltà mi sembrava brutto nei confronti della società e dei tifosi. C’è stata un’arrabbiatura di un’ora, poi ho messo da parte. Ho fatto una scelta, ho letto che sono tornato perché non avevo alternative ma ho trattato con quattro società italiane, club arabi e sudamericani. È stata un’estate prolifica, ma ho scelto la Lazio per il rapporto con l’ambiente compresi anche i magazzinieri. Tornare è una soddisfazione»
PREOCCUPAZIONE – «L’obiettivo deve essere costruire una buona base per poi intervenire in futuro sulle 2-3 cose di cui avremo bisogno, non c’è preoccupazione. Questa squadra avrebbe bisogno di qualcosa per fare il salto di qualità necessario, in questo momento però non lo possiamo fare e l’obiettivo primario è migliorare. Serve umiltà perché siamo reduci da due settimi posti, ma serve anche convinzione perché c’è margine per crescere. Pensare ad altro ci toglie solo energie, se questo miglioramento ci porterà qualcosa di concreto non lo so».