Cagliarinews24
·08 de novembro de 2024
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(Lorenzo Schirru inviato al Crai Sport Center) – Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, interviene in conferenza stampa per presentare la gara di domani contro il Milan alla Unipol Domus. CagliariNews24 segue in diretta le sue dichiarazioni riportandole testualmente.
Finisce la conferenza stampa di mister Nicola
PICCOLI – «E’ un 2002, è il primo anno che è un inamovibile. Crediamo in lui, ha un istinto legato al tiro dove se non tira va in defibrillazione. Però tirare sempre da ogni posizione non va bene, a volte bisogna pensare. In questo momento dobbiamo far crescere i giocatori e dare continuità ai risultati. Nelle soste ci si può concentrare su altre soluzioni ancora»
SQUADRA – «Noi le sconfitte dobbiamo valutarle per quello che sono il nostro obiettivo. Chi lotta per il nostro obiettivo perde un determinato numero di partite all’anno. Dobbiamo avere l’ambizione di andare in campo contro qualsiasi avversario pensando di poter fare gioco. Dobbiamo capire quando bisogna mantenere la gara salda per portarla dove vogliamo, ci saranno partite dove faremo bene ma non la porteremo a casa, ci sono partite dove avremo più qualità e punti ed espressione di gioco. Questo vale per noi ma anche per i nostri rivali. La cosa da non fare è vivere di picchi di entusiasmo. Noi meritiamo i punti che abbiamo, sappiamo che dobbiamo fare un tot per raggiungere la salvezza. Manteniamo alta l’ambizione per migliorarsi. La salvezza è una Champions e dobbiamo fare tutto per questo»
DETTAGLI – «Dobbiamo acquisire la capacità di passare da un vestito all’altro, questo è normale quando stai costruendo nuovi percorsi, non devi annoiare ma fare le cose che ti servono. Abbiamo un’identità precisa che varia a seconda degli avversari e del loro modo occupare il campo. Adesso che abbiamo questa identità partono gli automatismi, capire i tempi di gioco, quando rallentare e quando accelerare»
ATTACCO – «Noi lavoriamo sul gioco, sui movimenti, agli smarcamenti, sulla qualità degli smarcamenti, sul riconoscere l’importanza di una scelta. Noi stiamo costruendo quello status per arrivare a dire “io valgo 10 gol a campionato”. Non è un discorso psicologico, è lavorare su persona e atleta, non darsi alibi, io posso solo controllare la disciplina che voglio mettere e quanta voglia di migliorare. Bisogna stare attenti al timore si quanto puoi rendere»
GIGI RIVA – «Non parlerei di festeggiamenti, noi siamo andati a presenziare a una serata straordinaria, siamo andati a riconoscere un personaggio che ha fatto la storia del Cagliari e quindi è importante celebrare i nostri idoli, è stato più un compleanno straordinario a cui sono onorato e grato di aver partecipato. Si è visto lo spirito che è riuscito a seminare questa »
SHERRI E POLEMICHE – «L’alternanza c’è già stata in Coppa Italia, può succedere in campionato. Dipende da un sacco di cose. C’è una rosa a disposizione, bisogna capire il valore di ogni singolo giocatore, queste cose vengono scoperte di partita in partita. Per me è importante che ogni giocatore si senta preso in considerazione che possa dimostrare il proprio valore. Non dare l’occasione sarebbe un errore perché l’atleta deve esprimersi, va sfruttato il tempo a disposizione. Le polemiche di Roma nascono e finiscono a Roma»
SCUFFET – «Il portiere è un ruolo particolare. Anche qui è cambiato nel corso dell’ultimo periodo, sempre più squadre alternano i portieri. Il portiere è un ruolo particolare, non puoi alternarlo a gara in corso. E’ vero che sono atleti che si stancano, che possono incappare in queste situazioni. Noi analizziamo la partita per intero, capiamo cosa si poteva fare, come rapportarci alle punizioni, senza additare qualcuno. L’errore fa parte del gioco. Mi piace una squadra che ha l’energia giusta»
PAROLE FONSECA – «Ha espresso un’opinione, stimo per come si pone, la classe che ha di rapportarsi ai colleghi, è un allenatore che ha una filosofia di gioco ben precisa. Per noi incontrare il Milan non sarà semplice, lui vede la partita dal suo punto di vista. Misurarci con loro significa migliorare nella mentalità»
MINA E ADOPO – «Sono due giocatori che stanno giocando, sono importanti per la squadra, hanno caratteristiche uniche. In un campionato di questo genere non ci sono solo 11 giocatori, non ci sono più secondo me titolari e riserve, il livello è talmente elevato che è impossibile mantenere un ritmo. I giocatori sanno perfettamente quello che conta»
LUVUMBO – «Sta continuando il suo percorso, lui ha una posizione specifica in campo. Si tratta di continuare ad aiutarlo a migliorare, capire le geometrie di gioco, essere funzionale al gioco di squadra. Luvumbo all’Olimpico è stato semplice e attento. E’ stato attento all’orientamento del corpo. Sono contento, lo ero già prima, si parla spesso di Luvumbo, ci sono grandi attese»
MILAN – «A parte gli squalificati, Jankto è la seconda settimana che sta facendo con noi. Io li porto tutti con me, anche chi magari non è in linea con gli altri. Il Milan è in una posizione di classifica che non merita, contro il Real Madrid hanno fatto una partita eccelsa. Noi non siamo il Real Madrid quindi loro non giocano al Bernabeu, noi siamo il Cagliari che dobbiamo limitare i loro giocatori, il loro gioco. Questo abbiamo fatto in questi giorni, loro sono molto forti»
LAZIO – «La società ha deciso per una voce univoca e va bene così. La partita? Mi aspettavo una squadra forte, ma volevamo far vedere che non andavamo là per limitare gli avversari. I ragazzi hanno fatto una partita straordinaria. Ci sono stati alcuni errori di lettura che può succedere nel calcio. Dobbiamo continuare a lavorare sul migliorarci da un punto di vista qualitativo nella scelta, nel trasformare le azioni, cercare di fare più gol. Lo sappiamo benissimo»
Inizia la conferenza di mister Nicola
La conferenza stampa inizierà alle 12:55