Inter News 24
·15 de abril de 2025
Conferenza stampa Inzaghi pre Inter Bayern: «Dimarco c’è, dobbiamo partire dalla prestazione dell’andata. Sul mio futuro vi posso dire solo questo»

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·15 de abril de 2025
La conferenza stampa di Simone Inzaghi, queste le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter Bayern Monaco, sfida valevole per il ritorno dei Quarti di Finale di Champions League (dopo che l’andata è stata vinta dai nerazzurri per 1 a 2). La conferenza avrà inizio alle ore 14:00, noi di InterNews24 la seguiremo live.
COME VIVO QUESTO MOMENTO IN CUI L’ATTENZIONE E’ TUTTA SU DI ME E SULLA MIA SQUADRA, COME GESTISCO LA TENSIONE E COME PUO’ DIVENTARE POSITIVA? – «Io direi che più che tensione c’è grande orgoglio per come si sta sviluppando questa stagione. Sappiamo che domani sarà una partita difficilissima, bisogna dimenticare il risultato del campo ma non la prestazione. A Monaco abbiamo fatto una grande gara, quando era il momento di difenderci lo abbiamo fatto e anche quando palleggiare. Conosciamo il loro livello, ci vorrà una partita di corsa, personalità e atteggiamenti giusti perché è un quarto di finale, il primo tempo è stato fatto a Monaco e domani ci sarà il secondo qui a Milano».
SE MI PIACE IL TERMINE USATO DA CONTE PER LA LOTTA SCUDETTO, LA “GUERRA DI NERVI” E QUANTO L’EVENTUALE QUALIFICAZIONE DI DOMANI PUO’ INCIDERE SU ESSA? – «Penso che sulla fatica abbia già risposto MKhitaryan molto bene, sappiamo che è una stagione molto faticosa ma giocando ogni 3 giorni può anche aiutare sapendo che quest’anno c’era una Champions nuova, nuova per giocatori e allenatori, eravamo tutti alla prima esperienza. Ha portato via tante energie in più: lo scorso anno ci siamo qualificati l’8 novembre a Salisburgo, quest’anno abbiamo dovuto aspettare dicembre. Sono state 8 partite invece che 6. La fatica è molta di più ma c’è grande soddisfazione. Vogliamo proseguire così sapendo che domani avremo una partita molto difficile con un avversario fortissimo, non per monte ingaggi o budget ma per principi di gioco e per il tecnico. Ci vorrà una grandissima Inter».
I PERICOLI CREATI DAL BAYERN SUGLI ESTERNI E SU DIMARCO – «Per quanto riguarda la rosa a disposizione, ieri abbiamo fatto un allenamento intenso ma breve e Dimarco stava bene, come lui anche Carlos Augusto. Frattesi e Zalewski che erano usciti con qualche problemino dalla partita col Cagliari stavano bene, abbiamo fuori ancora Dumfries, Zielinski e Correa che non è in lista. Gli altri dovrebbero essere tutti a disposizione. Per quanto riguarda il Bayern, non solo gli esterni. Una squadra piena di talenti con un allenatore molto intelligente, lo stimavo anche da giocatore. Lo sta dimostrando anche come allenatore, ha dato in poco tempo dei principi ad una squadra che fa un ottimo pressing, ha tantissima tecnica e noi dovremo cercare di replicare una partita fatta 8 giorni fa a Monaco. Bisognerà cercare di tener la palla il più possibile. Domani sarà ancora più difficile».
IN QUESTO RUSH FINALE HO LA SENSAZIONE DI ESSERE ANCORA IN DIFFICOLTA’ DAL PUNTO DI VISTA ATLETICO? – «Quello dipende sempre da quello che succede ogni partita. Giocando ogni 48 o 72 ore non è semplice rispondere a questa domanda. Normale che da allenatore ti dico che vorrei avere Dumfries e Zielinski già domani, calcolando e pensando ad un mese fa con l’ultima partita a Bergamo in cui eravamo in 14 adesso la situazione si è un po’ migliorata, sapendo che Dumfries, Zielinski e lo stesso Correa vorrei averli con me. Giocando così tanto mi piacerebbe scegliere con la mia testa e non in base a infortunati e minutaggi. Abbiamo avuto delle difficoltà che non sono un alibi, perché le hanno avute anche le altre, ma sono convinto che sono dovute anche al fatto che la Champions non è mai stata così intensa come quest’anno».
COSA CANCELLEREI DEI 90 MINUTI DELL’ANDATA? – «I ragazzi son stato bravissimi. Chiaramente abbiamo visto un qualcosa, la partita la analizziamo sempre. Ci son stati momenti in cui potevamo essere più aggressivi in fase di non possesso, mentre in fase di possesso a volte avevamo l’occasione per essere più cattivi nel proporre qualcosa una volta elusa la loro pressione. Speriamo di fare meglio questi momenti domani sera».
COSA NON FARE DOMANI? – «L’Inter non deve pensare al risultato ma alla prestazione fatta. Non deve guardare ai precedenti, che nella storia dell’Inter qui a San Siro contro il Bayern non son sempre stati molto positivi. I ragazzi sono maturi. Una squadra sa quello che deve fare, sa che giochiamo contro un grandissimo avversario. Lo rispettiamo ma con la giusta attenzione possiamo fare una grande gara».
SE PROVIAMO I RIGORI A FINE ALLENAMENTO? – «Quello sempre, abbiamo una gara di andata e ritorno, una gara secca prima di una semifinale. Con 5 cambi si battono sempre, con ancora più attenzione nel batterli a quelli che inizialmente non cominciano la gara».
SE LA PRESENZA DI MULLER DAL 1′ CI FAREBBE CAMBIARE QUALCOSA NELLA PREPARAZIONE ALLA PARTITA? – «Conosciamo Muller. All’andata è entrato e ci ha fatto gol, col Borussia Dortmund ha fatto una grande gara. Sappiamo che squadra è il Bayern. C’era Sané ammonito all’andata, diffidato ma sapevamo che se non ci fosse stato lui al ritorno ci sarebbe stato Coman o Gnabry. Da una parte c’è Olise, è una squadra con tantissimi giocatori affermati, di talento, giovani e aggressivi. Ce la giocheremo con le nostre armi».
SE HO CAPITO SE QUELLA VITTORIA DELL’ANDATA HA CAMBIATO QUALCOSA NELLA TESTA DEI MIEI GIOCATORI? – «Senz’altro è un primo tempo fatto molto bene. Ma sai, quando si parla di andata e ritorno bisogna essere molto cauti. Se fosse stata una finale ti avrei detto altro. Abbiamo fatto il primo tempo a Monaco benissimo, altrimenti è difficile vincere là. Bisogna essere bravi per vincere là, siamo contenti della prestazione ma sappiamo che non era una finale ma l’andata. Giochiamo contro una squadra che penso che sia insieme al Real Madrid la più forte al mondo».
IL MIO RINNOVO UNA FORMALITA’ COME DICE MAROTTA? – «Penso che questo non sia il momento. Quello che posso dire è che sono molto felice all’Inter e nelle scelte sarà sempre il parametro più importante per me. In questo momento parlare del futuro di Inzaghi non mi sembra il caso. Sto bene qui, con la società abbiamo un grandissimo rapporto e tra un mese e mezzo, quando sarà finita questa stagione, se ne parlerà con molta più tranquillità».