Commisso: "Senza stadio di proprietà non arriveremo mai tra i Top Club. Il rinnovo di Palladino..." | OneFootball

L'anno scorso avevamo detto di voler fare meglio rispetto alla stagione precedente e, per la prima volta nella mia gestione, siamo arrivati sesti. Credo sia stata una buona stagione, anche se con alti e bassi. Riguardo al sesto posto, l'obiettivo resta sempre quello di migliorarci. Quest'anno siamo stati sfortunati: con 65 punti solitamente si va in Europa League, ma a noi non è successo. Eppure, era accaduto in dieci delle ultime undici stagioni. Sul rinnovo di contratto di Palladino non è stata detta la verità. I direttori Ferrari e Pradè mi hanno sottoposto il rinnovo il giorno prima della partita contro il Betis e io l’ho accettato. È andata semplicemente così. Il divario con i top club è evidente. Senza uno stadio di proprietà non si possono avere ricavi elevati, e senza ricavi non si può competere ad alti livelli. Basta guardare quanto ha incassato l’Inter con la Champions League. Noi dobbiamo sempre cercare di migliorarci, ma con le risorse attuali non possiamo competere con chi ha 300-400 milioni di ricavi, solo restando in ambito italiano. E non siamo il quarto club d’Italia per fatturato. Mi dispiace sentire certe critiche sui soldi investiti nella squadra: ne ho messi tanti e dobbiamo comunque rispettare i vincoli del fair play finanziario. Il lavoro di Pradè quest’anno è stato buono, credo che lo confermerò. Ma il merito va anche a Ferrari e Goretti. Siamo in pochi, ma lavoriamo bene. È stato fatto un buon lavoro. In merito al confronto con il Bologna, bisogna considerare da quanto tempo Saputo è presidente lì: dieci anni. E nei primi otto non sono mai arrivati oltre l’ottavo posto. Noi siamo qui da sei anni.

Il rapporto con Palladino è molto positivo. Per me è come un figlio. Ha vissuto un anno difficile e spero che il Signore lo aiuti. Credo che tutte le difficoltà che ha affrontato possano diventare una lezione utile per il futuro. Per quanto riguarda la contestazione della Curva, va detto che i tifosi della Fiorentina non sono solo quelli della Fiesole. Ho letto molti commenti sui social e tanti erano dalla nostra parte. I tifosi possono manifestare il proprio pensiero, è giusto, ma non possono cambiare il nostro progetto. Spero che comprendano e che evitino certi comportamenti.

Il rapporto con Palladino è molto positivo. Per me è come un figlio. Ha vissuto un anno difficile e spero che il Signore lo aiuti. Credo che tutte le difficoltà che ha affrontato possano diventare una lezione utile per il futuro. Per quanto riguarda la contestazione della Curva, va detto che i tifosi della Fiorentina non sono solo quelli della Fiesole. Ho letto molti commenti sui social e tanti erano dalla nostra parte. I tifosi possono manifestare il proprio pensiero, è giusto, ma non possono cambiare il nostro progetto. Spero che comprendano e che evitino certi comportamenti. Infine, sulla decisione di non vendere Comuzzo a gennaio, è stata una mia scelta e me ne assumo la responsabilità. Voglio anche fare i complimenti al mister Galloppa e alla Primavera per aver raggiunto la finale scudetto. È una rosa ricca di talento e spero che alcuni di quei ragazzi arrivino in prima squadra. Un ringraziamento anche ad Angeloni e Niccolini per il loro lavoro. Ritornerò a Firenze alla fine di settembre.

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