Calcionews24
·10 de julho de 2025
Chi fermerà questo PSG? Anche il Real Madrid di Xabi Alonso deve lavorare per colmare il gap

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·10 de julho de 2025
Il 4-0 inflitto dal PSG al Real Madrid nella semifinale del Mondiale per club è stato qualcosa di più di una semplice sconfitta: è stata una lezione di calcio, un’umiliazione netta e senza appello che ha evidenziato la distanza siderale tra i Blancos e i parigini, al momento la migliore squadra del mondo – e con solo il Chelsea sulla strada del riconoscimento ufficiale. A testimoniarlo è anche il centrocampista spagnolo Fabian Ruiz, autore di una doppietta, che ha parlato di «completezza» per descrivere la prestazione dominante dei parigini.
Il progetto madridista guidato da Xabi Alonso – subentrato ad Ancelotti – è ancora in fase embrionale, ma la disfatta al MetLife Stadium nel New Jersey è il segnale più chiaro che il cammino è lungo. Non sono bastati gli acquisti di Alexander-Arnold e Huijsen (l’ex Juve assente per squalifica), né il sacrificio di Bellingham, che ha rimandato l’intervento alla spalla per esserci. Il Real è sembrato spaesato, confuso e fisicamente inferiore. I numeri lo confermano: il PSG ha completato tre volte i passaggi dei rivali, ha dominato a centrocampo e colpito con precisione chirurgica.
La decisione di Alonso di schierare Mbappé, Vinicius e Garcia insieme si è rivelata fallimentare: Vinicius, fuori ruolo sulla destra, ha sofferto, mentre il centrocampo – con Tchouameni, Bellingham e Güler – è stato travolto. Con Alexander-Arnold out per infortunio, il piano tattico è crollato dopo 30 minuti. Nemmeno i cambi e il passaggio al 4-4-2 hanno evitato l’imbarcata.
Per il PSG, invece, è stata una prova di forza, un messaggio al mondo: possono vincere anche senza Mbappé e anche contro Mbappé. Per Madrid, è tempo di scelte: Garcia titolare? Quale ruolo per Vinicius, Mbappé e Mastantuono? Come trovare equilibrio in mezzo? Servono rinforzi in difesa?
Xabi Alonso promette che il progetto crescerà, ma questo ko ha mostrato che il Real è ancora molto lontano dal vertice del calcio mondiale, posizione che le Merengues considerano di loro competenza.