Champions Inter, promessa nello spogliatoio: spunta il retroscena, cosa si sono detti dopo il discorso coi fan a Como  | OneFootball

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·25 de maio de 2025

Champions Inter, promessa nello spogliatoio: spunta il retroscena, cosa si sono detti dopo il discorso coi fan a Como 

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Champions Inter, promessa nello spogliatoio tra i calciatori nerazzurri, ecco cosa si sono detti Lautaro Martinez e i suoi post discorso coi fan a Como

Champions Inter: un accostamento di parole che potrà dare valore (o meno) alla stagione dei nerazzurri. In fondo tutto passa dalla partita più attesa della stagione, della squale – non a caso – i giocatori nerazzurri hanno iniziato già a parlare dopo il match di Como. Vediamo le preziose novità fornite a tal riguardo da La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Un breve passaggio:

CHAMPIONS INTER – «Una volta ascoltato il discorso della fetta di tifosi interisti al Sinigaglia, i giocatori nerazzurri sono rimasti in silenzio per lunghi minuti. Poca la voglia di parlare,tristezza strisciante, ma anche un naturale moto di autocritica: «Se alla fine non siamo primi è perché non lo abbiamo meritato…», ha detto candidamente alla fine Stefan DeVrij, uno dei vecchi del gruppo, il giocatore con la più alta anzianità interista assieme a Lautaro. Quella dell’olandese non è un’uscita individuale, ma è un pensiero condiviso e collettivo: il gruppo è consapevole dell’occasione buttata alle ortiche, non solo contro la Lazio ma nei troppi saliscendi di stagione.


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A Como il “mea culpa” è stato accompagnato immediatamente dalla voglia di rivincita: più che di scudetto, si è subito parlato di Monaco, la finale dei sogni che potrebbe asciugare qualsiasi lacrima. «Ci giochiamo la partita più bella del mondo…», ripetono da giorni i nerazzurri: a muoverli non è solo la consapevolezza della grandezza dell’evento, ma anche ilfatto che questo privilegio, sudato sul campo, appartenga a pochi, pochissimi nella storia. Solo due squadre avranno addosso gli occhi del mondo sabato prossimo e una di queste è l’Inter di Inzaghi, capace di domare prima un grande Bayern e poi un grandissimo Barcellona. È tempo che la rabbia ceda il posto all’orgoglio. Ora i nerazzurri avranno 5 giorni per pensare solo al Psg e lo faranno con testa definitivamente libera: staccare ieri e oggi serve per allontanare i freschi rimpianti che potevano incrostarsi»

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