🗣️ Catanzaro, Aquilani: “Ecco cosa aspetto dal mercato. Ambizioni alte ma contano i fatti. Playoff…” | OneFootball

🗣️ Catanzaro, Aquilani: “Ecco cosa aspetto dal mercato. Ambizioni alte ma contano i fatti. Playoff…” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·16 de julho de 2025

🗣️ Catanzaro, Aquilani: “Ecco cosa aspetto dal mercato. Ambizioni alte ma contano i fatti. Playoff…”

Imagem do artigo:🗣️ Catanzaro, Aquilani: “Ecco cosa aspetto dal mercato. Ambizioni alte ma contano i fatti. Playoff…”

Alberto Aquilani, allenatore del Catanzaro, ha parlato alla Gazzetta dello Sport toccando diversi temi. Di seguito le sue parole.

Che cosa ha studiato in questo anno?«Di sicuro non sono stato in vacanza… È stato formativo. Ho seguito molto Fabregas, il suo Como mi incuriosiva, è stato molto disponibile, mi ha ospitato. E poi De Zerbi, sono stato pure da lui a Marsiglia, è un amico: molto utili i confronti con loro».


Vídeos OneFootball


È stato un anno fermo come Allegri…

Che cosa significa la tappa di Catanzaro a questo punto della sua carriera?«Credo di aver sempre fatto i passi giusti. Dalla Primavera, pur avendo vinto tutto o quasi, non è stato facile salire in B. Oggi sono più esperto e con le idee ancora più chiare».

Invece il Catanzaro era nel suo destino.«Sì, è una storia che va avanti da anni. Ci eravamo già sentiti dopo la promozione se fosse partito Vivarini, poi l’anno scorso è stata una telenovela. Questo invece era l’anno giusto, è andata».

Il suo primo sponsor è Iemmello, con il quale ha giocato nel Sassuolo. Ed è il re di Catanzaro.«Lo stimo, ci siamo confrontati molto, il nostro legame è stato un motivo in più per venire qui. Lui unisce la squadra alla città, ha fatto grandi cose e ha il suo peso, dentro e fuori dal campo, come Totti a Roma. Certo, con le dovute proporzioni…».

L’impatto con la B a Pisa non fu positivo.«No, lo ritengo estremamente positivo. Un salto tosto, con tante difficoltà e ne ho fatto tesoro».

Lei mancò i playoff e Inzaghi, quasi con la stessa squadra, è stato promosso diretto in Serie A.«No, meglio chiarirlo: era una squadra differente. Tanti giocatori c’erano anche con me, ma a causa degli infortuni li ho potuti allenare poco».

Adesso che calcio ha in testa?«Non sono talebano. L’idea è quella di avere una squadra che propone qualcosa, però aspetto che sia fatta e poi decideremo. Di certo oggi bisogna saper fare tutto e il coraggio non deve mancare».

E Aquilani dove può portare il Catanzaro?«C’è tanto entusiasmo, da qualche anno è un club che sta facendo grandi cose. E anche le mie ambizioni sono alte. Però contano il sacrificio e la voglia di lavorare, le parole non bastano».

Il Catanzaro è reduce da due playoff con due allenatori diversi: prima Vivarini e poi Caserta.«È uno stimolo. Ci è arrivato partendo in sordina, con umiltà, poi giocando bene si è meritato quel traguardo: dovremo fare lo stesso cammino, anche se ogni campionato ha la sua storia».

Cosa si aspetta dal mercato?«Un paio d’esterni d’attacco, gente con entusiasmo. Una volta al completo vedremo come giocare, ora lavoriamo sui principi e poi vediamo».

Palermo, Venezia, Spezia, Empoli, Bari… E poi?«È una trappola… La B è particolare, chi parte per vincere rischia magari di retrocedere e viceversa. Quindi antenne dritte e occhio alle insidie».

Un collega che affronterà volentieri?«Ignazio Abate, speriamo presto».

Saiba mais sobre o veículo