Castro AMMETTE: «Guardo i movimenti di Lautaro e mi ispiro a lui, l’ho conosciuto personalmente e mi ha detto…» | OneFootball

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Inter News 24

·27 de setembro de 2024

Castro AMMETTE: «Guardo i movimenti di Lautaro e mi ispiro a lui, l’ho conosciuto personalmente e mi ha detto…»

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L’attaccante del Bologna, Santiago Castro, ha parlato di Lautaro Martinez, svelando come il numero 10 dell’Inter sia un suo modello

Intervistato dal Corriere della Sera, l’attaccante del Bologna, Santiago Castro, ha parlato del paragone tra lui e Lautaro Martinez svelando come il capitano dell’Inter sia uno dei suoi principali modelli a cui ispirarsi.

SU LAUTARO – «Lo guardo, studio i suoi movimenti e cerco di fare come lui».


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COSA CAMBIA TRA IL BOLOGNA DI QUEST’ANNO E DELL’ANNO SCORSO? – «Per me siamo uguali all’anno scorso. Siamo una famiglia. Di diverso c’è che gli avversari adesso giocano in un altro modo contro di noi. Non è più la stessa cosa».

L’ATTACCO DEL BOLOGNA SENZA ZIRKZEE – «Joshua, qui a Bologna, ha fatto un qualcosa di straordinario. Ha dimostrato un gran livello. Io l’ho guardato molto cercando di imparare da lui che quando è andato via mi ha detto che mi ha visto preparato e che devo continuare a lavorare. Mi ha mandato un messaggio il giorno del mio compleanno, che poi è stato il giorno dell’esordio in Champions. Mi ha scritto cose importanti. Indossare il numero 9 dopo di lui, ma anche dopo Julio Cruz, dopo Marco Di Vaio, dopo Rodrigo Palacio è una bella responsabilità. A me le responsabilità piacciono, anzi le cerco».

IL PARAGONE CON LAUTARO – «Non è uguale, ma io penso a giocare come lui che è un giocatore fortissimo, che è un capitano di una delle squadre più grandi del mondo. L’ho conosciuto personalmente prima di Bologna-Inter della scorsa stagione e mi ha detto che il calcio italiano è durissimo. Nello stile di gioco siamo simili, io ho guardato i suoi movimenti, non solo i suoi ma di tutti i numeri 9. Con Retegui ho parlato prima di Genoa-Bologna, mamma mia, un gran giocatore. Per la “garra” mi hanno accostato a Tevez, quella non deve mancare mai. Ma io guardo anche Julian Alvarez perché per me guardare un giocatore di classe mondiale è meglio: posso nutrirmi da questi».

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