Juventusnews24
·09 de outubro de 2024
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Alla Gazzetta dello Sport è intervenuto l’ex arbitro Paolo Casarin, che ha così commentato gli episodi arbitrali che ci sono stati nel match tra Juve e Cagliari di domenica scorsa.
RIGORE LUPERTO – «Ma le sembra un rigore quello fischiato contro il Cagliari a Luperto? Ma daaaaai… Questo povero cristo salta per contrastare un pallone aereo: e cosa salta, con le braccia attaccate al corpo? Se la palla gli finisce su un braccio coerentemente lì, che colpa ne ha? Il calcio è un gioco dinamico e la dinamica va conosciuta e tenuta in considerazione, è una cosa seria. Quello è stato un rigore ridicolo. Ascolti. C’è un solo modo per intendere nel modo giusto se un colpo di mano in area è calcio di rigore. Sa qual è? Capire se il pallone va verso il braccio o se il braccio verso il pallone».
ESPULSIONE CONCEICAO – «Semplice. Ci sono troppe norme che hanno messo in confusione: il calcio deve avere regole fisse e serie. Poi quel giallo di Marinelli è un eccesso assoluto. Ma sa anche perché? Per il semplice fatto che Marinelli era a circa 20-21 metri dal fatto: ma come fai a giudicare da quella distanza? L’arbitraggio buono, la visione perfetta, avviene se ti trovi a sei, sette, massimo otto metri. Da là non poteva giudicare».
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