Capitolo Nazionale, Mancini: «Sono dispiaciuto per la situazione che si è creata. Non ho idea di quel che accadrà» | OneFootball

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·13 de junho de 2025

Capitolo Nazionale, Mancini: «Sono dispiaciuto per la situazione che si è creata. Non ho idea di quel che accadrà»

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Roberto Mancini, ex CT dell’Italia, è intervenuto in merito alle voci che lo riconducono alla panchina azzurra. Le dichiarazioni

In un momento di grande incertezza per la Nazionale italiana, la ricerca del nuovo Commissario tecnico è un tema che sta animando il dibattito calcistico. Dopo il rifiuto da parte dell’ex tecnico del Cagliari Claudio Ranieri che ha preferito concentrarsi sul suo ruolo di consulente della Roma, la rosa dei candidati si è ristretta.

Attualmente, in pole position per la panchina azzurra figura Gennaro Gattuso. L’ex centrocampista e tecnico di Milan e Napoli, campione del mondo nel 2006, sembra essere la scelta preferita e i contatti con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) sono in corso. Si parla di un progetto a lungo termine, con Gattuso che potrebbe firmare un contratto valido fino al 2028 e avere nel suo staff altri ex campioni del mondo, come Bonucci e Barzagli.


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Parallelamente, diverse voci hanno accostato alla panchina azzurra anche il nome di Roberto Mancini, l’allenatore che ha guidato l’Italia alla vittoria dell’Europeo nel 2021 prima di dimettersi. Costui è intervenuto rilasciando un’intervista ai taccuini de Il Giorno, dove ha espresso il suo pensiero. Pur non chiudendo completamente le porte a un possibile ritorno, ha sottolineato l’importanza di aver chiarito le incomprensioni passate con il presidente Gabriele Gravina.

Mancini ha dichiarato che “per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale” e che “si torna sempre dove si è stati felici”, lasciando intendere un certo rammarico per il suo addio e un’apertura al futuro, seppur con la consapevolezza dei rischi. La situazione resta fluida, con la FIGC che lavora per definire al più presto la nuova guida tecnica. Di seguito vi proponiamo le sue dichiarazioni:

SACCHI HA FATTO IL SUO NOME – «L’ho letto. Ho anche chiamato Sacchi per ringraziarlo. Se penso ai giocatori può farmi piacere, se penso a quelli che ho avuto all’Europeo è anche normale che succeda dopo tanto tempo trascorso insieme e 37 gare d’imbattibilità. L’affetto e la stima restano sempre».

ADDIO ALL’ITALIA – «Io faccio l’allenatore, devo farmi scivolare tutto addosso. Ci sono momenti positivi e altri negativi, momenti in cui azzecchi tutto e altri in cui sbagli. Mi ricapiterà l’occasione, negli ultimi mesi ci sono andato vicino 3-4 volte…».

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