Calciomercato Milan Guirassy, il Diavolo vuole il re dei bomber d’Europa, ma il prezzo svelato dal Dortmund è troppo alto. Le ragioni del Sì e quelle del No | OneFootball

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·29 de junho de 2025

Calciomercato Milan Guirassy, il Diavolo vuole il re dei bomber d’Europa, ma il prezzo svelato dal Dortmund è troppo alto. Le ragioni del Sì e quelle del No

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Calciomercato Milan Guirassy, il Diavolo vuole il re dei bomber d’Europa! Il prezzo svelato dal Dortmund è troppo alto. Le ragioni dell’operazione

L’interesse del Milan per Serhou Guirassy non è più una discussione su un’opportunità di mercato, ma è entrato nella dimensione dei sogni proibiti. La stagione 2024-25 ha trasformato l’attaccante guineano da ottimo bomber di Bundesliga a stella di prima grandezza del calcio mondiale. Il suo passaggio estivo al Borussia Dortmund è stato il preludio a un’annata trionfale, culminata con la vittoria del titolo di capocannoniere della Champions League. Questo traguardo lo ha proiettato in un’élite di attaccanti per cui i top club europei sono disposti a fare follie.

Per il Milan, la questione è ora drammaticamente diversa. Non si tratta più di valutare i rischi di un giocatore esploso tardi o di calcolare i costi accessori di una clausola abbordabile. La clausola non esiste più. Esiste una trattativa quasi impossibile con un club, il Dortmund, che non ha bisogno di vendere e un giocatore, Guirassy, che a 29 anni siede al tavolo dei più grandi. L’interrogativo per la dirigenza rossonera è brutale: ha senso anche solo considerare un’operazione che sfonderebbe ogni parametro del club, o bisogna rassegnarsi al fatto che certi giocatori sono, semplicemente, fuori portata?


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Due ragioni per il ‘sì’: il sogno di un top player globale

  • Un campione d’Europa per tornare a vincere. Il primo motivo è la statura del giocatore. Essere capocannoniere della Champions League significa aver segnato con continuità contro le difese più forti del pianeta, nei palcoscenici più importanti, sotto la pressione più alta. Guirassy non è più una scommessa, è un top player certificato. Acquistarlo non significherebbe solo prendere un bomber, ma ingaggiare un uomo capace di cambiare il destino di una squadra. Per un Milan che vuole tornare a essere protagonista avere in rosa chi ha dominato quella competizione è un valore aggiunto inestimabile, un segnale di ambizione per tutta la piazza.
  • La mentalità del leader che alza il livello Oltre ai gol, un’impresa del genere porta con sé un bagaglio di leadership e mentalità vincente. Guirassy ha dimostrato di poter essere il faro offensivo di una squadra in una cavalcata europea. Porterebbe a Milanello una consapevolezza nei propri mezzi che forse oggi manca, diventando un punto di riferimento per i compagni più giovani. Sarebbe un leader tecnico e carismatico, un giocatore abituato a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti che contano. Il suo arrivo alzerebbe istantaneamente il livello degli allenamenti, delle aspettative e della fame di vittoria dell’intero gruppo.

Due ragioni per il “no, grazie”: un’operazione fuori da ogni logica

  • Un costo da fuoriclasse che sfonderebbe ogni parametro. Il Borussia Dortmund, dopo averlo preso dallo Stoccarda, ora detiene un asset di valore mondiale. Per privarsi del capocannoniere della Champions, la richiesta partirebbe da una base non inferiore ai 70-80 milioni di euro. Una cifra che rappresenta, da sola, quasi l’intero budget di mercato del Milan. Investire una somma simile per un singolo giocatore di 29 anni sarebbe una rottura totale e assoluta con la politica di sostenibilità finanziaria del club. Significherebbe rinunciare a rinforzare altri reparti e scommettere l’intero futuro a breve termine su un solo uomo.
  • L’ingaggio da Premier League e lo spogliatoio a rischio. Il nuovo status di Guirassy gli permette di ambire a uno stipendio da élite europea. Le sue richieste si allineerebbero a quelle dei migliori attaccanti della Premier League, ovvero nella fascia degli 8-10 milioni di euro netti a stagione. Offrire un simile ingaggio non solo sarebbe un’eccezione, ma creerebbe un precedente pericoloso, destinato a far saltare gli equilibri salariali dello spogliatoio.
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