Juventusnews24
·24 de junho de 2025
Calciomercato, dentro ai numeri per scoprire nuovi talenti: da 0 al valore di 100 milioni, chi sono i prossimi nomi su cui puntare attraverso i dati e come funzionano

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Nel calcio moderno, l’idea di un giocatore che “esplode sulla scena” è diventata un mantra. Ma se fino a qualche anno fa scoprire un sedicenne di talento in Colombia o in Brasile era un’impresa per pochi eletti, oggi, come ha evidenziato Tom Reynolds, scout dell’Eintracht Francoforte, l’informazione è quasi istantanea. Social media e piattaforme dati segnalano ogni debutto, rendendo il calciomercato dei giovani talenti un campo di battaglia globale e iper-competitivo. La vera sfida, quindi, non è più sapere chi ha esordito, ma capire chi tra questi giovani è destinato a diventare una stella. È qui che i dati fisici, come quelli forniti da SkillCorner, diventano un’arma decisiva per anticipare la concorrenza.
Un esempio emblematico è Carlos Baleba. Quando il Brighton lo acquistò per 30 milioni di euro, il centrocampista camerunense aveva giocato appena 531 minuti nel massimo campionato francese con il Lilla. Un rischio enorme, ma calcolato. Cosa aveva fatto suonare le sirene del club inglese? La risposta risiede nei suoi dati fisici. Baleba dominava le metriche di “burst”, ovvero le accelerazioni esplosive e gli scatti ad alta intensità senza palla (OTIP – Out of Possession). Durante la sua unica stagione in Ligue 1, si classificò primo in quattro delle cinque principali metriche di “burst“. Era un’anomalia statistica per la sua età, un profilo atletico talmente dominante da giustificare l’investimento. I dati non mentono: Baleba era una “palla da demolizione” (Wrecking Ball), un centrocampista capace di distruggere le azioni avversarie con una fisicità d’élite.
Partendo dal modello Baleba, è possibile creare un archetipo per scovare talenti simili. Utilizzando i dati SkillCorner e abbassando le soglie minime di minutaggio per includere anche i giocatori con pochi match all’attivo, si può scandagliare campionati-laboratorio come la Pro League belga, la Bundesliga austriaca o la Superliga danese. Impostando una ricerca per centrocampisti nati dal 2005 in poi con valori altissimi nelle metriche di scatto e intensità, emergono nomi che le grandi squadre hanno già nel mirino. Il primo è Malick Yalcouyé, ivoriano in prestito allo Sturm Graz ma di proprietà… del Brighton. Non una coincidenza. Un altro è Ezechiel Banzuzi, che l’RB Leipzig ha già acquistato per 16 milioni dall’OH Leuven. La rete Red Bull, maestra in questo campo, è arrivata prima.
Ma il sistema funziona anche per altri ruoli. Tra i difensori centrali, applicando filtri simili per accelerazioni esplosive, spiccano talenti come Joane Gadou, classe 2007 passato al Salisburgo per 10 milioni dopo essere cresciuto nel PSG. A soli 18 anni e con un fisico imponente (1.95m), i suoi dati fisici sono da top 1% europeo, un segnale inequivocabile per gli scout. Lo stesso vale per Emmanuel Kakou, ivoriano del Cercle Brugge, o Jérémy Jacquet del Rennes, entrambi con valori atletici fuori scala per la loro età. Questo approccio non garantisce di trovare sempre il prossimo campione da 100 milioni, ma accelera drasticamente il processo di scouting. Permette di creare shortlist di giocatori ad alto potenziale su cui investire a basso rischio, prima che il loro valore diventi inaccessibile. In un mercato in cui tutti sanno tutto, la vera differenza la fa chi sa leggere i dati giusti per sentire il rumore di un talento che sta per esplodere, un attimo prima che lo sentano tutti gli altri.