Bruno Giordano: «CALCIOSCOMMESSE? Non ho ancora capito una cosa. Ho rifiutato la Juve. Il calcio è stato inventato per Maradona» | OneFootball

Bruno Giordano: «CALCIOSCOMMESSE? Non ho ancora capito una cosa. Ho rifiutato la Juve. Il calcio è stato inventato per Maradona» | OneFootball

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·04 de maio de 2024

Bruno Giordano: «CALCIOSCOMMESSE? Non ho ancora capito una cosa. Ho rifiutato la Juve. Il calcio è stato inventato per Maradona»

Imagem do artigo:Bruno Giordano: «CALCIOSCOMMESSE? Non ho ancora capito una cosa. Ho rifiutato la Juve. Il calcio è stato inventato per Maradona»

Bruno Giordano, ex attaccante di Lazio e Napoli, ha parlato al Corriere della Sera di diversi argomenti tra cui il calcioscommesse

Centravanti della Lazio e del Napoli, 67 anni, Bruno Giordano venne definito da Maradona come «il più sudamericano tra i giocatori italiani». Ecco alcuni estratti della sua intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera.

OGGI É NONNO«Ma è il corso naturale della vita. E l’ho vissuto e lo vivo benissimo, con un piacere totale. D’altra parte, non è mica possibile avere sempre vent’anni, magari con la testa dei cinquanta, no?».


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TANTI I DIFENSORI CHE HA FATTO SOFFRIRE«Ma ce ne sono stati altrettanti che mi hanno fatto soffrire. Ti ritrovavi contro gente come Gentile, Vierchowod, Bruscolotti, Ferri. Per non parlare di Scirea e Franco Baresi».

DISSE NO A ROMA E JUVE: DUBBI?«No, mai. Con tutto il rispetto. Non potevo tradire i laziali e la Juventus la tirava un po’ per le lunghe. Parlai con Boniperti e incontrai anche l’Avvocato. Ma alla fine andai al Napoli. Una delle scelte più felici della mia vita».

MARADONA«Diego era inarrivabile per chiunque. Divino e diabolico insieme, tutto quello che realizzava profumava di poesia. Chi ha inventato il calcio, lo ha fatto perché sapeva che poi sarebbe nato lui».

IL MONDIALE DEL 1982«Squalificato per il calcio scommesse, nel 1980, a distanza di così tanto tempo non ho ancora capito perché. Avrei fatto parte di quella squadra incredibile e avrei vinto il titolo».

COSA HA RAPPRESENTATO IL CALCIO«Direi la salvezza, inconsciamente. Quando uscivo da scuola, filavo di corsa in parrocchia da Don Pizzi a giocare. Non pensavo ad altro».

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