Juventusnews24
·15 de fevereiro de 2025
Brambilla svela: «Quando sono arrivato ho trovato questa situazione, poi bravi a risalire. Mbangula? Cresciuto e maturato, ma all’inizio…»
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·15 de fevereiro de 2025
Intervenuto ai microfoni del Corriere di Torino, Massimo Brambilla ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. Le parole dell’allenatore della Juventus Next Gen, che sta risalendo la classifica in Serie C.
SVOLTA – «Se siamo risaliti è merito del lavoro dei ragazzi. Vincere conta, ma anche costruire giocatori. Con il lavoro avremmo superato le difficoltà. C’era un po’ di sfiducia, poca autostima, come può capire, in giovani che non si erano mai trovati in un contesto del genere, quello di dover lottare per salvarti. Allora, bisogna cambiare la testa. Curi e alleni anche la tecnica: insisti sul piede debole e sui gesti tecnici in velocità. Puoi essere bravissimo, ma a due all’ora non vai da nessuna parte»
RAGAZZI – «Il primo controllo, è fondamentale: se sbagli quello, all’intensità con la quale si gioca oggi, sei finito. Succede che alcuni abbiano pressioni, che arrivano da fuori dal campo, magari i genitori. Noi dobbiamo dar loro gli strumenti migliori per rendere dentro al campo; ma ovviamente ci parli, con i ragazzi, e le cose vengono fuori. Dopodiché, non c’è una ricetta giusta per tutti»
MBANGULA – «Mbangula aveva qualità sopra la media, ma all’inizio era molto discontinuo, anche per un problema fisico che l’aveva fermato a lungo. Se dopo aver segnato in Champions dici che non sei contento della prestazione, significa che sei cresciuto e maturato. Bravo mister Thiago Motta a capirne potenzialità. Savona doveva solo crescere fisicamente, ma ha sempre avuto la tranquillità nel giocare, la capacità di gestirsi e il sapersi muovere dentro al campo»